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Ergastolo per il genero di Osama Bin Laden

Suleiman Abu Ghaith

E' stato dichiarato colpevole di aver cospirato per uccidere degli americani e aver fornito materiale di supporto ai terroristi di al Qaeda

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Ergastolo per il genero di Osama Bin Laden. Suleiman Abu Ghaith, il portavoce di Al Qaeda, l'uomo, apparve nel primo video di Bin Laden dopo l'11 settembre, nella grotta accanto agli altri due leader Ayman al Zawahiri e Abu Atef, rivendicò gli attacchi e fece nuove minacce agli Stati Uniti nel video. Oggi la Corte di New York lo ha condannato all'ergastolo dopo cinque ore di camera di consiglio. Le accuse per lui sono di cospirazione per uccidere americani, supporto ad Al Qaeda e reclutamento. Abu Ghaith, 48 anni, kuwaitiano, sposò Fatima, la figlia di Bin Laden nel novembre 2001. In Kuwait aveva studiato da chierico e fu scelto da Osama come portavoce per la sua oratoria. E' il primo personaggio di spicco della cupola di Al Qaeda che progettò gli attacchi dell'11 settembre 2001 finito sotto processo negli Stati Uniti. Abu Ghait è stato arrestato lo scorso anno in Giordania e consegnato agli Usa. Durante la sua testimonianza davanti alla Corte di New York ha raccontato di aver saputo del coinvolgimento di Al Qaeda nell'attacco dell'11 settembre solo quella sera dallo stesso Bin Laden che lo convocò nel suo rifugio a Tora Bora. “L'11 settembre ero a Khandahar quando mi vennero a prendere con un pickup e mi condussero a Tora Bora- ha dichiarato ai giudici americani-. Qui fui accompagnao al cospetto di Osama Bin Laden che mi disse: “hai saputo cosa è successo? Siamo stati noi”. Dopodichè fui nominato suo portavoce e partecipai ai video registrati dopo l'attacco all'Afghanistan degli Stati Uniti”. Abu Ghaith finirà i suoi giorni in un carcere di massima sicurezza. A Guantanamo in attesa di giudizio c'è il regista delle stragi dell'11 settembre, Khalid Sheik Mohammed che già nel 1996 presentò a Bin Laden un piano per colpire l'America con aerei kamikaze. Lui rischia la pena di morte.  

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