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Sindaco di Mosca, vince il candidato sostenuto da Putin

Sergei Sobyanin

Sergei Sobyanin si conferma alla guida della Capitale russa con il 51%. Il leader dell'opposizione Navalny denuncia brogli: «Non riconosciamo i risultati»

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Le elezioni a sindaco di Mosca vengono vinte dal candidato sostenuto da Putin. Con il 99,8% delle schede conteggiate, risulta che il sindaco uscente, Sergei Sobyanin, ha vinto con il 51% dei voti, mentre al candidato dell'opposizione, Alexei Navalny, è andato il 27% delle preferenze. Lo ha annunciato lla Commissione elettorale di Mosca. Per evitare il ballottaggio, uno dei candidati deve ottenere più del 50%. Il coordinatore della campagna elettorale di Navalny aveva detto che il candidato dell'opposizione non riconoscerà i risultati ufficiali. E così è stato, Alexei Navalny annuncia che non riconosce i risultati delle elezioni a sindaco di Mosca e denuncia brogli. «Non riconosciamo i risultati che vengono annunciati e non cederemo neanche uno dei voti che abbiamo ricevuto», ha detto Navalny parlando con i giornalisti nel quartier generale della sua campagna elettorale. «Invito il Cremlino e l'ufficio del sindaco ad astenersi dalle falsificazioni», ha aggiunto, sostenendo che la lentezza nel diffondere i risultati fa salire i sospetti che sia in corso una manipolazione del voto. Il comunista Ivan Melnikov si è piazzato terzo con il 10,7% dei voti, seguito da Serghei Mitrokhin, leader di Yabloko (3,5%), dal candidato liberal democratico Mikhail Degtyarev (2,8%) e da Nikolai Levichev di Russia Giusta (2,7%). Si tratta di una vittoria di misura per Sobyanin, attuale sindaco della capitale, da cui ci si aspettava un risultato intorno al 60%. Navalny, invece, sostiene di aver raccolto almeno il 35% delle preferenze e che il voto è stato falsificato per non permettere un secondo turno tra lui e il candidato del potere.

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