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Quando scende il prezzo della benzina. Il taglio c'è ma non si vede

Gianni Di Capua
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Avanti con il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano, esteso fino al 2 agosto con il decreto firmato ieri dai ministri dell'Economia Daniele Franco, e della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che proroga tutte le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti. Ma per i consumatori la misura non basta ad affrontare quella che ormai - denunciano in coro - è una vera e propria emergenza prezzi, che continuano a stazionare sopra i 2 euro al litro. In base ai dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del Mise, il prezzo medio nazionale per la benzina in modalità self service è a 2,075 euro al litro, quello del diesel sempre in modalità self service è a 2,040 euro al litro, per la benzina con servizio è 2,209 euro al litro, e la media dei prezzi del diesel con il servizio è a 2,179 euro al litro.

«Inadeguato» quindi per Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, il provvedimento del Mef e del Mite: «Limitarsi a prorogare il taglio delle accise di 25 cent, che poi diventano 30,5 considerando l'Iva, ha già dimostrato di non bastare per frenare i prezzi impazziti», sottolinea, ribadendo che era necessaria una riduzione maggiore «almeno di altri 10 centesimi, in deroga per il gasolio alla normativa europea, e ridurre l'Iva dal 22 al 10%». Gli fa eco il Codacons, con il presidente Carlo Rienzi che bolla il decreto come «insufficiente».

A dimostrarlo - dice Rienzi - sono i numeri: nonostante la riduzione delle accise già in vigore da marzo, «oggi un litro di benzina costa il 28,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, con la spesa per il pieno che sale di circa 23 euro». Va peggio per il gasolio, che vede il prezzo «salire del 37,5% su base annua con un maggiore costo per il pieno di 27,7 euro».

Il risultato è che, per un auto di media cilindrata, «una famiglia spende oggi 552 euro in più all'anno per i rifornimenti di benzina, e addirittura +664 euro annui per quelli di gasolio», calcola il Codacons, esortando l'esecutivo a «bloccare subito i prezzi di benzina e gasolio alla pompa, riportandoli a livelli accettabili, in modo da contrastare le speculazioni sui mercati dei carburanti e calmierare gli effetti sui listini al dettaglio».

Provvedimento bocciato anche da Assountenti, perplesso sulla data di scadenza della proroga: «non si capisce perché il taglio delle accise debba valere solo fino al 2 agosto, considerato che nell'intero mese di agosto si concentrano le partenze degli italiani per le vacanze estive, e quindi la misura andava prorogata almeno fino a settembre», osserva il presidente Furio Truzzi. E poi chiosa: «Lo sconto sulle accise non produrrà una riduzione di benzina e gasolio alla pompa» perché le speculazioni sui carburanti «hanno di fatto vanificato la riduzione delle accise, e l'unica misura davvero utile che il Governo può adottare per salvare famiglie, imprese e l'intero sistema economico è ricorrere a tariffe amministrate per benzina e gasolio, con i prezzi che, in questo momento di emergenza, vengono imposti dallo Stato», conclude Truzzi. 

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