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Manovra, per Anafe è assurdo l'aumento della tassa sulla e-cig

La legge di Bilancio

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Si apprende in queste ore che il Governo stia riformulando un  emendamento alla Legge di Bilancio che prevede un aumento della tassazione non solo per il tabacco riscaldato, ma anche per liquidi da inalazione senza combustione, cioè per le sigarette elettroniche. La proposta emendativa che il Parlamento si appresta ad approvare nelle prossime ore prevedrebbe un aumento shock in tre anni del peso fiscale sulle e-cig, del +300% per i liquidi senza nicotina e del +150% per i liquidi con nicotina. “Si tratta di una proposta del tutto irragionevole che, oltre a non considerare la differenza tra le tipologie di prodotti, ci tira dentro una guerra industriale tra multinazionali alla quale siamo totalmente estranei”. Ha affermato Umberto Roccatti (nella foto) presidente di Anafe, Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico. “Ma quel che è più importante è ribadire e sottolineare che una proposta di questa portata non è sostenibile da alcun mercato, tantomeno da quello delle sigarette elettroniche, composto quasi esclusivamente da piccole e medie imprese italiane, che occupano decine di migliaia di lavoratori e che nel corso degli ultimi anni sono riuscite a sviluppare una filiera e un mercato virtuoso che conta ormai oltre 1 milione di consumatori. Riteniamo quindi che la proposta sia fuori da ogni logica, una scelleratezza giuridica, fiscale ma soprattutto sociale, per lo più in un anno peculiare per tutti, caratterizzato dalla pandemia da Covid-19”. Continua Roccatti. “Ancor più insensato il fatto che il Governo non abbia previsto neanche 1 solo centesimo di aumento sulle sigarette tradizionali, prodotti indiscutibilmente più dannosi. Nella guerra tra multinazionali del tabacco a farne le spese saranno quindi le aziende italiane che, nonostante tutte le difficoltà, sono riuscite a creare negli ultimi anni un mercato di eccellenza, tra i più importanti di Europa”. Conclude il Presidente Roccatti.

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