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Coronavirus, l'Eurogruppo trova l'accordo: no eurobond, sì Mes

Per le spese sanitarie il Mes fornirà ai Paesi che lo richiedono assistenza finanziaria senza condizioni

Silvia Sfregola
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No eurobond, sì Mes. L'Eurogruppo ha trovato l'accordo dopo un negoziato difficile secondo il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, che rivendica di aver "messo sul tavolo" gli Eurobond, anche se rimangono un'opzione per il futuro, forse remoto. Il Governo sottolinea anche che, per alcuni prestiti che verranno concessi dal Mes, il Fondo Salva Stati, non ci saranno condizionalità. La palla passa ora ai leader europei che si riuniranno nelle prossime ore nel Consiglio Ue. L'Italia non cancella del tutto lo spettro del Mes, anzi. E l'Olanda, che era stata particolarmente rigida contro le richieste italiane, forse facendosi portavoce della Germania, sembra cedere sul Fondo Salva Stati. Su Twitter però Wopke Hoekstra, ministro delle Finanze dell'Olanda, sottolinea che il Mes erogherà fondi senza condizioni per le spese mediche dei Paesi, mentre sarà a disposizione per aprire i rubinetti e sostenere le loro economie "ma con condizioni". Il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, nell'annunciare l'accordo, parla di un pacchetto di dimensioni senza precedenti che sosterrà il sistema sanitario, la cassa integrazione con il piano 'Sure', la liquidità alle imprese con l'appoggio della Banca europea degli investimenti. Più lontano, invece, l'aiuto alle casse pubbliche delle varie capitali, con un riferimento ad un Fondo per il rilancio comunitario, chiamato da alcuni piano per la rinascita, che forse sarà finanziato con titoli condivisi, di fatto gli Eurobond. Lo promuove la Francia che, attraverso il ministro Bruno Le Maire, disegna un agenda per il prossimo futuro, mentre "saranno subito messi a disposizione 500 miliardi". Come Gentiloni, anche il presidente dell'Eurogruppo, Mario Centeno, sottolinea che ci saranno salvagenti per lavoratori, imprese e conti pubblici. La maratona, dice in conferenza stampa, è durata 16 ore e mezza di negoziato "ma alla fine ce l'abbiamo fatta". Dall'Eurogruppo escono misure che "sarebbero state inimmaginabili anche solo qualche settimana fa", e non saranno come quelle adottate per la crisi finanziaria di qualche anno fa, dove è stato fatto "troppo poco e troppo tardi", sottolinea l'ex ministro portoghese. La cancelliera tedesca Angela Merkel, cercando di fare un passo vero l'Italia, si dice pronta a mostrare tutta la solidarietà di Berlino, ma senza passare per gli Eurobond. Sulla stessa linea anche il premier olandese Mark Rutte: il Parlamento che lo sostiene, con un occhio alle legislative dell'anno prossimo, ha approvato una mozione contro i titoli comuni. Il premier Giuseppe Conte, alla Bbc, dice che è necessario "dare risposte monetarie e fiscali per fronteggiare la prova più grande dalla Seconda guerra mondiale". Sì, ma come? Il diavolo, come sempre, sta nei dettagli. Per l'opposizione italiana, però, il giudizio è decisamente negativo. Dalla Lega Matteo Salvini parla di "una seconda Caporetto" e annuncia una mozione di sfiducia contro Gualtieri.

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