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L'ex del Campidoglio a capo di Investitalia

Filippo Caleri
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Investitalia, la creatura voluta dal premier Giuseppe Conte per rilanciare gli investimenti infrastrutturali, soprattutto al Sud, inizia a prendere forma. A capo della cosiddetta struttura di missione presso la presidenza del consiglio dei ministri, con l'attribuzione dell'incarico generale di livello dirigenziale, è stato nominato Giancarlo Defazio, oggi dirigente dell'Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo (Aics). Un autentico outsider visto che il suo nome non figurava nell'elenco (consultabile sul sito del governo) dei candidati che avevano dato il loro assenso alla pubblicazione sul sito. Defazio dal primo gennaio di quest'anno è dirigente dell'Ufficio IX «Affari legali e contenzioso» dell'Aics. Ma dal 21 ottobre 2015 fino al 20 ottobre 2018 è stato Dipartimento Progetti di sviluppo e finanziamenti europei del Comune di Roma ed è salti agli onori delle cronache per essere stato assunto il 13 ottobre del 2015, pochi giorni prima delle dimissioni, dall'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino. Che prese Defazio dai ruoli del ministero dell'Interno dove era in carico. Senza nessun concorso e selezione, ma solo con l'analisi del curriculum e con l'ok dei capi dipartimento, il dirigente entrò in Campidoglio nonostante le barricate dell'opposizione di centrodestra. Anche il suo arrivo a palazzo Chigi ha già creato non pochi malumori nella macchina amministrativa.  Per approfondire leggi anche: Imprese e risparmio, cambia la manovra Si tratta dell'ennesimo esterno che arriva in posti apicali del governo e, secondo i rumors, le sue competenze, sebbene specifiche sul contenzioso legale legato al mondo degli appalti, non si attaglierebbero all'obiettivo molto tecnico e specifico con il quale la struttura sarebbe stata ideata. Non sono mancati i mugugni anche perché molti concorrenti vantavano titoli ed esperienze tecniche molto più copiose del vincente. Ma non è questa l'unica stranezza registrata nella costruzione della nuova struttura. Una seconda riguarda l'improvvisa riapertura dei termini per la presentazione delle domande per la scelta di un altro ruolo di vertice di Investitalia, quello del coordinatore. Il primo bando è datato 29 marzo 2019. Le candidature erano state selezionate fino all'inizio dell'estate. Poi il cambio dell'esecutivo ha convinto il governo a rifare le selezioni. Che saranno probabilmente influenzate dal nuovo corso politico rosso-giallo. La nomina di Defazio si incrocia con quelle arrivate ieri al Cdm che avrebbe confermato alla guida di Invitalia Domenico Arcuri, e alla presidenza Andrea Viero. Cambi anche all'Agenzia delle Entrate, oggi guidata da Antonino Maggiore, dovrebbe tornare Ernesto Maria Ruffini. All'Agenzia delle Dogane potrebbe essere confermato Benedetto Mineo, mentre un cambio potrebbe esserci per Demanio e l'Ansfisa, agenzia nazionale per la sicurezza stradale e ferroviaria. Per il Demanio la canidata in lizza sarebbe Alessandra Dal Verme, attuale capo dell'Ispettorato generale per gli affari economici. La Dal Verme che vanta una parentela importante con l'ex premier Gentiloni, in quota Pd, sarebbe in movimento da tempo per trovare una nuova posizione. Dopo aver perso la corsa per la carica di ragioniere generale dello Stato, potrebbe trovare soddisfazione anche economica all'Agenzia.

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