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Visco avverte il governo: non fate altro deficit

Rischio aumento dello spread

Filippo Caleri
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Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, alza il cartellino giallo contro la possibilità di finanziare provvedimenti legislativi con ulteriore debito. Non è un attacco politico quello che arriva nelle Considerazioni Finali lette stamattina nel salone di Palazzo Koch davanti a banchieri e industriali, ma una semplice riflessione economica: aumentare il deficit pubblico è una mossa che può rivelarsi poco efficace e controproducente. "Limitarsi - secondo Visco - alla ricerca di un sollievo congiunturale mediante l'aumento del disavanzo pubblico può rivelarsi poco efficace, addirittura controproducente qualora determini un peggioramento delle condizioni finanziarie e della fiducia delle famiglie e delle imprese". Insomma il ragionamento è: si può finanziare la spesa con altro debito, ma nelle condizioni in cui si trovano le finanze pubbliche italiano il beneficio che si ottiene rischia di essere mangiato dallo spread che salendo trasmette i suoi effetti nefasti sul costo del finanziamento per privati e imprese. Nessuna citazione per la flat tax al centro del dibattito politico economico. Anche se la Banca d'Italia riconosce che in prospettiva il Paese ha bisogno di un'ampia riforma fiscale. E sulle clausole Iva, Visco lancia l'alert. Disattivare le clausole di salvaguardia che prevedono l'aumento dell'Iva, senza indicare misure compensative per recuperare il gettito, non è compatibile con la riduzione del peso del debito sul Prodotto interno lordo e avrebbe ripercussioni negative sui rendimenti dei titoli pubblici. 

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