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Il fisco ci insegue anche sul cellulare

Addio al fisco vessatorio

Arrivano gli sms dell'erario per ricordare ai contribuenti scadenze e rimborsi

Filippo Caleri
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Non sarà più solo il postino a farci andare di traverso la colazione con lo squillo del citofono perentorio che annunciava la raccomandata delle Entrate. Il fisco si organizza e si adegua ai tempi usando la tecnologia. Da ieri infatti sul cellulare arriveranno gli sms dell'erario per informare i cittadini su richieste di pagamento, rimborsi e scadenze. L'Agenzia delle Entrate invierà un messaggio personalizzato agli utenti che hanno registrato il loro numero su Fisconline per informarli che non risulta recapitata una comunicazione inviata via raccomandata, o che sono state accreditate le somme chieste a rimborso, o ancora che mancano pochi giorni alla scadenza di un pagamento. È possibile attivare il servizio in qualsiasi momento accedendo all'area riservata di Fisconline. Dopo le lettere per la compliance, e cioè per aumentar la fedeltà fiscale, le Entrate puntano anche sugli sms per aggiornare in maniera mirata i contribuenti sulla loro posizione fiscale o su eventuali pagamenti in scadenza. Obiettivo: evitare che, per una semplice distrazione o dimenticanza, possano trovarsi in futuro con un conto più oneroso e una cartella di pagamento da saldare. Il nuovo servizio, naturalmente a costo zero per gli utenti, è subito attivo per gli abilitati ai servizi online del Fisco che, dopo aver letto l'informativa, hanno fornito il numero di cellulare su Fisconline. Riconoscere i messaggi del Fisco sul display del telefonino è semplice. Arriveranno, infatti, con il nome del mittente in chiaro: «Ag.Entrate». I cittadini che devono al Fisco delle somme a titolo di Irpef per redditi percepiti negli anni precedenti (i cosiddetti redditi «a tassazione separata»), come per esempio il trattamento di fine rapporto, le pensioni e gli stipendi arretrati, e per i quali non risulta recapitata la richiesta di pagamento inviata dall'Agenzia delle Entrate tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, riceveranno un sms che li informa di questa circostanza. Una volta ricevuto l'sms, contattando il call center dell'Agenzia, potranno ottenere una copia della comunicazione e versare solo il dovuto, senza quindi sanzioni e interessi, entro trenta giorni. Grazie al messaggino del Fisco eviteranno così, in definitiva, che per un semplice disguido il debito venga iscritto a ruolo e si trasformi in una cartella di pagamento. «L'Agenzia delle entrate sta erogando il suo rimborso sul conto corrente comunicato. Verifichi a breve l'effettivo accredito», così il Fisco informerà i cittadini in attesa di ricevere delle somme da parte dell'Agenzia che tutto è andato a buon fine e che quindi l'importo è in pagamento. Saranno avvisati con la nuova modalità sia gli utenti che hanno fornito le coordinate per l'accredito diretto sul conto corrente, sia quelli che si sono affidati alla modalità tradizionale con la riscossione in contanti presso gli uffici postali.

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