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Nasce la Borsa dei carburanti Al Gme il ruolo di gestore

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Essegarantiscono, da un lato, la possibilità per l'Italia di allinearsi alle best practice internazionali nella gestione delle scorte di prodotti petroliferi e, dall'altro lato, di realizzare un beneficio rivolto ai consumatori grazie alla maggior trasparenza e concorrenza e alla riduzione degli oneri a carico degli operatori». È quanto affermano Stefano Saglia (Pdl) e Ludovico Vico (Pd), componenti della X Commissione Attività Produttive Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, sul decreto legislativo del Governo, inviato al Parlamento per i prescritti pareri di legge. Il provvedimento dà attuazione alla Direttiva Ue che stabilisce l'obbligo per gli Stati membri di mantenere un livello minimo di scorte di sicurezza di petrolio greggio e/o di prodotti petroliferi. Con queste disposizioni l'Acquirente Unico assumerà le funzioni dell'agenzia Organismo Centrale di Stoccaggio Italiano (OCSIT), gestendo la parte di scorte di competenza statale. Al Gestore dei Mercati Energetici (GME) verranno affidati i compiti relativi alla gestione delle piattaforme di mercato necessarie per facilitare l'incontro tra domanda e offerta di logistica petrolifera . «Risulta poi fondamentale il ruolo che rivestirà il Gme, che gestirà non solo il mercato degli stoccaggi, assicurando agli operatori all'ingrosso che non hanno disponibilità adeguate di infrastrutture una migliore amministrazione delle scorte, ma anche una vera e propria «Borsa dei carburanti». Quest'ultima darà più libertà ai gestori di impianti di distribuzione di rifornirsi sul mercato all'ingrosso in modo più facile.

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