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Gravi irregolarità Visco commissaria la banca Tercas

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Amministrazione controllata per l'istituto. Nessun danno ai clienti

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Ladecisione che tglie ogni potere agli attuali vertici dell'istituto bancario è legata a «gravi irregolarità e violazioni normative», è stata formalizzata ieri in un provvedimento del ministero dell'Economia, ed è il risultato di una lunga ispezione degli uomini di Palazzo Koch iniziata nel settembre scorso. Gli accertamenti sono stati disposti «anche a seguito del coinvolgimento di Tercas in un procedimento penale della procura di Roma relativo al fallimento di un gruppo immobiliare» che hanno fatto emergere l'inadeguatezza degli assetti di governance e dei controlli interni nonché gravi irregolarità operative. La Banca d'Italia ha nominato Riccardo Sora commissario straordinario mentre Antonio Blandini, Silvano Corbella e Alessandro Portolano sono i componenti del comitato di sorveglianza. Sora è stato già commissario straordinario di Carim. Gli organi si sono insediati oggi (ieri ndr) e, si legge nella nota, «adotteranno tutte le misure necessarie a garantire la regolarizzazione dell'attività aziendale e la piena tutela dei depositanti e di tutti i clienti di Tercas». Via Nazionale ha rassicurato infine i correntisti della banca abruzzese: «La clientela può continuare a rivolgersi agli sportelli della banca, che prosegue regolarmente la propria attività». A questo si è aggiunta anche la nota del presidente deposto Lino Nisii, che ha detto: «Ritengo opportuno e doveroso segnalare ai clienti e ai risparmiatori che l'istituto è in assoluta sicurezza. Nulla, quindi, debbono temere» Banca Tercas è la maggiore banca autonoma in Abruzzo con un totale attivo di 5,3 miliardi, 165 sportelli e oltre 1.200 dipendenti. Guidata fino a ieri da Nisii, a fine 2010 si è imbarcata in un acquisto importante: ha rilevato per 228 milioni dal Banco Popolare la Caripe (Cassa di risparmio di Pescara). Un'acquisizione impegnativa per banca Tercas che ha chiuso il bilancio consolidato 2011 in perdita per 9,3 milioni (utile di 17,4 milioni l'anno precedente) e ha avuto qualche problema a digerire una realtà di taglia di poco inferiore alla sua, come rileva la relazione al bilancio 2011 del collegio sindacale. «Il sistema dei controlli interni - scrivono i sindaci - (...) Non è apparso adeguato alla dimensione, alla complessità della gestione aziendale e alle finalità indicate nel piano strategico triennale, avendo risentito molto del peso organizzativo e di riordino interno conseguente all'ingresso nel gruppo di banca Caripe spa». I presidi per i rischi, inoltre, secondo la relazione dei sindaci, non erano «idonei ad allertare efficacemente e tempestivamente i vertici aziendali». I sindaci tuttavia non hanno riscontrato delle irregolarità. Nulla da segnalare da parte del revisore Deloitte: il bilancio «rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria» scrive il partner della società di revisione nella relazione allegata al bilancio. Banca Tercas è controllata dalla fondazione Tercas con una quota del 65% del capitale. L'istituto di credito è, tra l'altro, azionista della stessa Banca d'Italia con 115 quote di capitale e un voto (sui 539 complessivi) all'assemblea dei partecipanti.

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