Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Investimenti Piano da 2 miliardi: 1,2 per le frequenze e oltre 500 milioni per adeguare la rete Supervelocità Telecom anche a Roma

default_image

Nella Capitale la tecnologia Lte: i dati viaggiano a 100 megabit al secondo

  • a
  • a
  • a

Dopoil primo test della Lte (Long term evolution), e cioè l'invio di dati sulla rete mobile a una velocità di 100 mega bit al secondo, a Torino, ieri la banda larga per il cellulare è stata presentata nella sede Tim di Piazza Colonna a Roma. Un test illustrato dall'ad di Telecom Italia, Marco Patuano, che ha mostrato le possibilità della nuova tecnologia comunemente indicata con la sigla 4g, ovvero la quarta generazione di comunicazioni sul cellulare. La velocità di trasmissione così ampia consente il download (il carimento di dati) a una velocità finora sconosciuta sulla rete mobile. Un filmato in alta definizione di qualche centinaio di megabyte viene caricato in meno di mezzo minuto. Mentre contemporaneamente si può scaricare un altro file pesante. Non solo. Anche l'upload, l'invio di propri documenti all'esterno ha a disposizione una velocità di trasmissione di 50 megabit al secondo. Un'opportunità in più nell'attuale contesto nel quale sempre di più ci si avvale del cloud computing, e cioè l'archiviazione di dati e programmi su server remoti offerti dagli operatori specializzati, e il loro utilizzo a richiesta. Sullo sviluppo della nuova tecnologia Telecom Italia ha messo un cantiere investimenti per circa 2 miliardi di euro. «Oltre ai 1,2 miliardi per l'acquisto delle frequenza nelle aste investiremo circa 500 milioni di euro nei prossimi 3 anni per lo sviluppo della rete di quarta generazione» ha spiegato Patuano. Che ha aggiunto «che la copertura della banda ultra veloce raggiungerà gran parte della popolazione nell'arco del triennio». Quanto al decollo effettivo del servizio, e cioè delle prime offerte commerciali ai clienti, Patuano non si è sbilanciato: «Si farà tra la fine del 2012 e i primi mesi del 2013». Intanto però la società di tlc presieduta da Franco Bernabè continuerà il tour di dimostrazioni al pubblico delle funzionalità della nuova tecnologia. Così dopo Roma e Torino la sperimentazione della Lte sarà a Milano, poi a Napoli e successivamente nei principali capoluoghi di provincia. Grazie alla Lte, Telecom Italia si prepara a fronteggiare una crescita di traffico sulle reti mobili che, secondo le stime, aumenterà nei prossimi cinque anni di circa 18 volte il volume attuale. Nel corso della presentazione romana Telecom Italia ha messo in evidenza alcuni punti forti del nuovo sistema. In particolare i tempi di latenza molto bassi (nell'ordine di 18/20 millisecondi) che altro non sono che il tempo che intercorre tra l'input di un certo comando e la sua effettiva realizzazione. Una carta in più che rende ottimale la Lte per i giochi on line in tempo reale. L'iniziativa conferma la volontà della società di continuare a investire nel mobile e di far conoscere direttamente al pubblico l'internet del prossimo futuro con sperimentazioni aperte al pubblico. Fino all'11 marzo sarà possibile provare le potenzialità della rete mobile di nuova generazione presso il punto vendita di Piazza Colonna. Le nuove chiavette Lte, configurate e connesse in modalità ultrabroadband, consentono di sperimentare direttamente i servizi in mobilità ad alta velocità come il video streaming in Hd, la fruizione dei contenuti on demand, il trasferimento di file e la navigazione libera sul web. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del piano di sviluppo nazionale della rete mobile di nuova generazione per la quale Telecom Italia ha investito per l'acquisizione delle frequenze a 800, 1800 e 2600 MHz, confermando in questo modo la volontà dell'azienda di realizzare reti sempre più moderne e in grado di offrire nuovi servizi tecnologicamente evoluti che rispondono alla crescente quantità di traffico generata da cellulari, chiavette, smartphone e tablet. La Lte potrà essere utilizzata anche nelle zone a bassa densità abitativa per ridurre il digital divide e sostituire la banda larga via cavo.

Dai blog