
Nuovi rincari per diesel e benzina

Coni prezzi che ieri, nei distributori dell'Ip, hanno toccato 1,810 per la verde e 1,749 per il gasolio. Cifre mai viste prima e che, secondo le associazioni dei consumatori, si traducono per gli automobilisti italiani in rincari annuali di oltre 400 euro. Oltre a Ip, anche gli altri marchi hanno ritoccato al rialzo tanto che, secondo il monitoraggio di Staffetta Quotidiana, solo Eni, Esso e TotalErg mantengono la benzina sotto 1,80 euro. Le punte sono anche superiori a livello locale. In alcune regioni, dove le accise sono più alte, i prezzi della verde sfiorano infatti 1,9 euro al litro, con picchi per il diesel di oltre 1,77 euro. E i rincari registrati ieri potrebbero non essere gli ultimi. Secondo la Figisc Confcommercio, nei prossimi giorni arriveranno infatti nuovi aumenti di circa 1 centesimo al litro. Anche perché le quotazioni del petrolio continuano a salire, sia negli Stati Uniti che in Europa, dove il Brent viaggia ormai sui 120 dollari al barile. A farne le spese sono ancora una volta i portafogli delle famiglie. E il segretario della Cisl Raffaele Bonanni lancia l'allarme: «Il governo Monti deve affrontare davvero di petto la questione dell'aumento della benzina e del gasolio, sterilizzando le accise e l'Iva, perché la situazione per i lavoratori e le imprese sta diventando davvero insostenibile». A soffrire è in particolare il settore agricolo. «In un anno - denuncia Confagricoltura - i costi agricoli per i carburanti hanno avuto un incremento del 10,27%. Ora è arrivata la nuova raffica di rincari che aggrava una situazione già oggettivamente insostenibile».
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