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Bankitalia: 2012 anno di recessione

Il neo governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco

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"Il 2012 sarà un anno di recessione". Lo afferma il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco intervenendo al Forex di Parma che ricorda le previsioni dell'istituto centrale di una caduta del Pil prevista dell'1,5%. Secondo Visco ora "bisogna guardare avanti" per tornare a un'espansione del reddito nel prossimo anno. BANCHE E CAPITALI La Bce e le banche dell'Eurosistema continueranno "a garantire il proprio sostegno alla liquidità e all'attività di prestito delle banche" ma le "politiche nazionali devono continuare a essere orientate alla stabilità e alla crescita", ha detto il governatore di Bankitalia che ha chiarito che un ulteriore "ragionevole, irrobustimento della dotazione di capitale è alla portata del sistema bancario" italiano. "Il processo di rafforzamento patrimoniale deve continuare" dopo lo sforzo degli scorsi anni, ha detto Visco. La prossima operazione di rifinanziamento a tre anni della Bce in programma il 29 febbraio "contribuirà a sostenere l'offerta di credito" delle banche italiane. Nella prima operazione di dicembre "le banche italiane hanno ricevuto fondi lordi per 116 miliardi di euro con un rifinanziamento netto di 60" allentando "in misura sostanziale le tensioni sul funding". L'ampliamento di collaterali verrà aumentato l'accesso delle banche. IL CREDITO A FAMIGLIE E AZIENDE In dicembre i prestiti alle imprese si sono contratti di 20 miliardi. Per il governatore l'entità della diminuzione è "molto elevata nel confronto storico" mentre sono calati anche i finanziamenti alle famiglie sono calati. E "un' ulteriore lieve contrazione del credito si sarebbe verificata in gennaio". ""Le banche dovranno dimostrare di saper svolgere bene il loro mestiere", è ilmonito di Visco, per fare in modo che "l' economia non entri in asfissia creditizia, deperendo e trascinando con sé le prospettive del sistema bancario". AGENZIE INADEGUATE Le agenzie di rating "non sempre sono state in grado" di svolgere "adeguatamente" la valutazione dei rischi sovrani, afferma Visco che chiede "relazioni trasparenti fra agenzie e istituzioni indipendenti, nazionali e sovranazionli che svolgono per mandato analoghi compiti di valutazione". Il governatore ricorda infatti come la valutazione è "un comporto evidentemente difficile che richiede ingenti risorse".  

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