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Fisco, Befera: 2 milioni di controlli nel 2011

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Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera

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In Italia prosegue la lotta all'evasione senza quartieri, per dare battaglia definitiva a chi cerca di aggirare il fisco, anche a dispetto dei recenti episodi di intimidazione e di violenza nei confronti dei funzionari dello Stato. A tirare le somme di quanto è stato fatto lo scorso anno e ad annunciare nuovi importanti interventi, quali l'arrivo nei prossimi mesi del nuovo redditometro, è stato il direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera in un'audizione alla Camera. DUE MILIONI DI CONTROLLI NEL 2011 "In base alle prime analisi dei risultati conseguiti nel 2011, l'attività di recupero dell'evasione si è ulteriormente rafforzata rispetto agli anni precedenti, facendo registrare un trend estremamente positivo» ha spiegato Befera ricordando che nel 2011 sono stati effettuati 2 milioni di controlli che hanno riportato nelle casse dello stato 11,5 miliardi di euro. In particolare, lo scorso anno sono state eseguite oltre 700.000 verifiche su imposte indirette, 1 milione sulle dichiarazioni dei redditi e 300 mila su materia di registro. Inoltre circa 11.500 controlli hanno utilizzato indagini finanziarie, «con un ottima performance: oltre 1 miliardo di euro recuperati". E sempre lo scorso anno, sono state liquidate 40 milioni di dichiarazioni, che hanno permesso un recupero di imposte di 1 milione e 900 mila di rimborsi per un valore complessivo di oltre 8,7 miliardi. IN ARRIVO IL NUOVO REDDITOMETRO Nonostante gli episodi intimidatori (250 dall'inizio dello scorso anno e 70 nel solo 2012), l'Agenzia delle Entrate non si ferma e annuncia tra l'altro l'arrivo del nuovo redditometro entro giugno. Sarà basato, secondo quanto ha spiegato Befera, sull'analisi di oltre 100 voci di spesa. Il nuovo strumento, per risalire al reddito in base alla capacità di spesa del contribuente, è stato messo a punto analizzando i dati di "oltre 22 milioni di famiglie ovvero circa 50milioni di soggetti". La sperimentazione terminerà a febbraio. L'Agenzia delle Entrate è ben intenzionata a fare "fino in fondo il suo dovere per raggiungere gli obiettivi assegnati" ha sottolineato ancora Befera ricordando però che per centrare i target non potrà prescindere da un rimpolpamento della forza lavoro. Ha chiesto dunque una deroga al blocco delle assunzioni per rimpiazzare il personale in uscita, anche perché "lo sforzo che ci viene chiesto non può prescindere dal fattore umano". Nel triennio 2012-14, ha spiegato infatti, le uscite ammonteranno a circa 1.800 unità, ma i limiti massimi previsti dall'attuale normativa sul turn-over consentirebbero di rimpiazzarne solo il 20% (360 unità). "Occorre pertanto - ha detto - una specifica autorizzazione di legge per assumerne altre 1.440". A pochi giorni dai blitz di Cortina e Milano - che secondo Befera hanno soprattutto uno scopo di deterrenza ("L'Agenzia delle Entrate "non ha la volontà di spettacolarizzazione né è nostra volontà quella di fare interventi nel mucchio") - il messaggio conclusivo del direttore delle Entrate lascia un po' di spazio all'ottimismo. In un paese dove "finora ha dominato la furbizia individuale di assai corta veduta - spiega - sembra oggi affermarsi una forte esigenza, sempre più diffusa, di equità fiscale".  

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