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Tensione sui mercati Occhi puntati sulla Bce

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Inquesto contesto si stanno aggiungendo nuovi elementi di preoccupazione fra cui il futuro a breve dell'Ungheria che, sotto la leadership del primo ministro populista Viktor Orban, ha scelto una linea autarchica che rende anche più difficile un salvataggio da parte della comunità internazionale. Ma quello che preoccupa maggiormente è che il costo del finanziamento rimane su livelli elevati nonostante le numerose misure di austerità adottate sino ad ora dai vari governi. È vero che sulle scadenze più brevi i tassi si sono quasi dimezzati, soprattutto sui Bond a 3 anni, ma sul lungo periodo le tensioni rimangono evidenti. Questo per due ragioni principali: la prima è che i mercati attendono di vedere come iniziano i grandi programmi di rifinanziamento dei Paesi europei per il 2012 e per ora le indicazioni giunte dalle aste della Germania e della Francia sono state confortanti. Dall'altra parte ci si attende che dopo tanti proclami i leader europei inizino in concreto a mettere i bulloni nella struttura di un'Unione europea più solida e coordinata rispetto a quella che abbiamo conosciuto sino ad ora. Sarà dunque seguito con grande attenzione l'incontro che Mario Monti avrà mercoledì prossimo a Berlino con Angela Merkel che continua a rappresentare il vero grande ostacolo a quella che in molti pensano possa rappresentare la vera grande arma contro la crisi del debito e cioè gli Eurobond. L'altro grande appuntamento sarà con la riunione del Consiglio direttivo della Bce prevista per giovedì. Se al momento un nuovo taglio del costo del denaro appare improbabile grande attenzione verrà invece posta a quanto il governatore Mario Draghi dirà sulle misure straordinarie e in particolare sugli acquisti di Bond sul mercato secondario che nelle ultime due settimane sembrano essersi praticamente azzerati. Già nel corso degli ultimi due incontri, Draghi aveva avvertito che gli acquisti non erano «né eterni né infiniti» ma i mercati non avevano messo in preventivo che il programma potesse essere già vicino alla fine. Sarà dunque interessante vedere cosa dirà in merito il governatore della Bce e se segnalerà una ripresa o la fine di un programma.

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