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Spread a 525 punti, Borse fiacche Euro ai minimi sullo yen

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Chiusura positiva per le principali Borse europee nell'ultima seduta dell'anno. In un clima già festivo (Francoforte e Londra sono rimaste aperte solo mezza giornata), con livelli di scambi molto bassi, i listini hanno terminato le contrattazioni con rialzi attorno al punto percentuale. Il saldo dell'ultima settimana di contrattazioni è stato dunque positivo, con l'indice paneuropeo Dj Stoxx 600 che è salito dell'1,1%, riducendo le perdite da inizio anno all'11%. Nella seduta di oggi si sono messi in luce i titoli delle auto, delle banche e delle assicurazioni dove i rialzi medi registrati dagli indici di settore Dj Stoxx sono stati dell'1%. Lo spread chiude 525 punti, euro ai minimi sullo yen È tempo di bilanci per i mercati finanziari, e quello dell'Europa è un consuntivo piuttosto amaro: oggi l'euro è sceso sotto i 100 yen segnando i minimi da undici anni sulla valuta nipponica. Lo spread dell'Italia chiude oltre i 525 punti, base non lontano dai massimi storici e le borse europee, sui massimi di due mesi, chiudono il 2011 con un -12%. Suonando il campanello d'allarme per un 2012 che si preannuncia difficile per tutti, ma ancor più per i Paesi ad alto debito obbligati a forti emissioni di bond governativi nei prossimi mesi, gli spread dell'area euro rimangono alti. E l'Italia, considerata l'ultima linea di difesa della tenuta dell'euro, continua a essere sotto pressione. Gli scambi sono rarefatti per le festitività, e dunque estremamente volatili. Ma il premio di rendimento (rispetto al bund tedesco) con cui occorre remunerare gli investitori per vendere loro i Btp è salito anche oggi, chiudendo a 527 punti base, a breve distanza dal massimo storico (dell'era-euro) di poco più di 550. Il tasso dei titoli decennali italiani è ben sopra la soglia critica del 7%. I titoli spagnoli, al contrario, sono in rally da settimane: lo spread dei Btp italiani sui "Bonos" ha segnato livelli record anche stamani oltre i 200 punti base, e il rendimento della "carta" iberica viaggia poco sopra il 5%. Mentre i depositi quasi-record (445,7 miliardi) di liquidità delle banche alla Bce segnalano alta tensione, resta elevato anche lo spread francese, a 130 centesimi sul bund tedesco, e il Belgio, a 224, senza considerare Grecia e Portogallo. I timori di un contagio all'intera "sponda Sud" d'Europa pesano sull'euro. L'euro è scivolato ai minimi dal 2000 contro lo yen La divisa unica è in calo contro 15 delle principali valute mondiali. E, di fronte alle prospettive di una recessione in diversi Paesi del continente, oggi l'euro è scivolato ai minimi dal dicembre 2000 contro lo yen, scendendo sotto i 100 yen per euro, fino a 99,97. Bilancio 2011 amaro anche contro il dollaro, visto che la divisa europea negli ultimi 12 mesi ha lasciato sul terreno circa il 3% contro il biglietto verde, che si aggiunge al deprezzamento del 6,6% del 2010. Oggi, nei sottili e volatili scambi dell'ultima seduta dell'anno, l'euro passa di mano a 1,2950, in calo dello 0,1% rispetto all'ultima chiusura. La forte correzione, ovviamente, non risparmia le borse. A livello mondiale le piazze azionarie hanno perso quest'anno qualcosa come 6.300 miliardi di dollari, secondo i calcoli dell'agenzia Bloomberg. L'indice pan-europeo Stoxx 600 oggi chiude a +0,81%, sui massimi di quasi due mesi, grazie anche alle parole del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, che esclude una spaccatura dell'euro. Lo stesso indice resta comunque in netto calo (-12%) rispetto a 12 mesi fa, chiudendo il primo anno in rosso, dopo il drammatico -46% del 2008: a trascinarlo in basso sono soprattutto le banche, che archiviano il 2011 con un -33%. Dopo la correzione dei giorni scorsi, è Milano oggi a guidare il rimbalzo con un +1,22%, seguita da Madrid (+0,92%), Francoforte (+0,85%) e Parigi (+0,82%). E, paradossalmente, i rimbalzi avvengono nei Paesi più in difficoltà, dove c'è aria di saldi. In Grecia Hellenic Telecommunications segna +8,3% dopo l'accordo per cedere il 20% del capitale a Telekom Serbia. A Lisbona Banco Comercial mette a segno +3,8% sulle voci di interessi cinesi a investire.

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