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Industria, produzione ai minimi dal 2009

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A ottobre scorso l'indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisce dello 0,9% rispetto a settembre. Nella media del trimestre agosto-ottobre l'indice scende dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Corretto per gli effetti di calendario, in ottobre l'indice diminuisce in termini tendenziali del 4,2% (i giorni lavorativi sono stati 21, come ad ottobre 2010). Nella media dei primi dieci mesi dell'anno la produzione cresce dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo comunica l'Istat. A ottobre 2011 calo tendenziale per tutti i comparti Diminuiscono in modo piu' accentuato i beni di consumo e l'energia (entrambi -5,3%) e, in misura piu' contenuta, i raggruppamenti dei beni intermedi (-3,8%) e dei beni strumentali (-3%). Nel confronto tendenziale, i settori dell'industria caratterizzati dalla crescita piu' accentuata sono: l'attivita' estrattiva (+13,3%) e la fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+4,6%). I settori che in ottobre registrano le diminuzioni tendenziali più ampie sono: fabbricazione di prodotti chimici (-12,4%), industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-8,0%) e industria del legno, della carta e stampa (-7,5%). A ottobre l'indice destagionalizzato registra un incremento congiunturale per i soli beni di consumo (+0,3%), mentre segna una significativa diminuzione per il comparto dell'energia (-6,3%). Diminuiscono, in misura minore, i beni strumentali (-1,5%) e i beni intermedi (-0,2%). In termini tendenziali, l'indice corretto per gli effetti di calendario segna variazioni negative per tutti i comparti. Diminuiscono in modo piu' accentuato il raggruppamento dei beni di consumo e l'energia (entrambi -5,3%). Variazioni negative si registrano anche per i beni intermedi (-3,8%) e per i beni strumentali (-3%). I maggiori contributi alla variazione tendenziale dell'indice generale (calcolati sui dati grezzi) provengono dai beni intermedi (-1,3 punti percentuali) e dai beni di consumo non durevoli (-1,2 punti percentuali). L'indice corretto per gli effetti di calendario segna, rispetto a ottobre 2010, aumenti nei settori dell'attivita' estrattiva (+13,3%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+4,6%) e della fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a (+0,5%). Le diminuzioni maggiori riguardano la fabbricazione di prodotti chimici (-12,4%), le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-8,0%) e l'industria del legno, della carta e stampa (-7,5%). Giovannini: rischio recessione Il dato Istat sulla produzione industriale, «è purtroppo molto negativo». Quanto al pil, «le stime effettuate da vari revisori indicano che non solo il terzo trimestre ma anche il quarto, potrebbero essere di segno negativo, in quel caso naturalemente, ci sarebbe la recessione tecnica». È quanto dichiara il presidente dell'Istat Enrico Giovannini in merito alla situazione economico-finanziaria del Paese, in relazione al nuovo dato sulla produzione industriale del terzo trimeste, a margine del premio 'Ezio Tarantellì consegnato in Bnl a Mario Baldassarri. «È vero che l'intera economia europea sta rallentando - ha aggiunto Giovannini - i segnali sono di rischio recessione. Solo più avanti capiremo». Quanto ai dati Istat sul Pil inoltre, il presidente ha detto: «Siamo in ritardo sulle stime del Pil del terzo trimestre, perchè stavamo rivedendo i conti nazionali complessivamente. La recessione tecnica - ha ribadito - si ha quando ci sono due trimestri consecutivi di riduzione del Pil».

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