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Parigi e Berlino, scontro al vertice

Merkel (S) e Sarkozy

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Faccia a faccia tra il presidnete francese Nicola Sarkozy e il Cancelliere tedesco Angela Merkel. Domani l'atteso incontro per affrontare temi spinosi che sono cruciali per la sopravvivenza dell'Eurozona e che stanno creando non pochi momenti di tensione tra Francia e Germania. I due Paesi concordano sugli aspetti più importanti del piano per evitare l'eurodefault, tuttavia non mancano le divergenze. Il vertice di domani dovrebbe servire a sciogliere i nodi e a spianare la strada al piano salva-euro in vista del vertice europeo di giovedì e venerdì a Bruxelles. In una intervista al Die Welt, il commissario Ue all'energia Gunther Oettinger, critica la Merkel. «Sbaglia a respingere l'ipotesi di introdurre gli eurobond e alla fine cambierà idea». Il commissario europeo sottolinea che i bond comunitari potrebbero aiutare i Paesi del blocco dell'euro nel risanamento dei conti e per questo non dovrebbero essere bocciati. Al vertice della prossima settimana il ministro dell'Economia tedesco Wolfgang Schaeuble presenterà la proposta di un Redemption Fund, un fondo di salvezza, in ciascuno dei Paesi della zona Euro. Il fondo verrebbe finanziato con le entrate fiscali in proporzione al debito eccedente il 60% del pil. In una intervista al Passauer Neue Presse, Schaeuble spiega i meccanismi di questo Fondo. «Ogni Paese dell'Eurozona dovrebbe mettere in un fondo speciale quella parte del debito che eccede il 60% del suo pil, e dovrebbe essere finanziato con le entrate fiscali. Su un periodo di 20 anni, il debito dovrebbe essere ridotto al 60%». Parlando della Germania, il ministro ha indicato che il debito, grosso modo 500 miliardi di euro, rappresenta attualmente circa l'80% del Pil.Nei giorni scorsi un grupppo di esperti indipendenti tedeschi aveva proposto un Redemption Fund europeo di un valore che potrebbe raggiungere i 2.300 miliardi. La cancelliera tedesca Angela Merkel aveva definito il progetto irrealizzabile. Vediamo i temi che saranno sul tavolo dell'incontro di domani tra Merkel e Sarkozy. Disciplina di bilancio. La Francia sostiene la richiesta di Berlino per una più severa disciplina fiscale per evitare che i debiti nazionali crescano a livelli insostenbili e concorda anche con la necessità di introdurre sanzioni automatiche per chi viola le norme. Patto di stabilità. Il Patto di Stabilità e crescita di fatto prevede già sanzioni per chi sfora i parametri di Maastricht, ma ad oggi non sono mai state effettivamente applicate. Un rafforzamento delle regole in materia proposto di recente dalla Commissione europea, dovrebbe entrare in vigore a metà dicembre, ma Parigi e Berlino chiedono sanzioni ancora più severe. Ma chi dovrebbe occuparsi dell'applicazione delle sanzioni? La Germania spinge per un rafforzamento dei poteri delle istituzioni comunitarie, nella fattispecie Commissione e Corte di Giustizia, mentre la Francia chiede un approccio intergovernativo sul caso, sostenendo che la governance economica deve restare in mano alle capitali.   BCE. Parigi spinge per un ruolo più forte della Banca centrale europea nel salvataggio dell'euro, esprimendosi in favore all'acquisto dei titoli di Stato dei Paesi in difficoltà. Fortemente contraria al ricorso a misure non convenzionali da parte dell'Eurotower è la Germania. Ultimo ma non meno importante c'è la questione Eurobond. Berlino è contraria all'emissione di titoli di debito comuni temendo che possa essere un escamotage per i Paesi in difficoltà a non risanare i conti pubblici. L'Eliseo sostiene che prima bisogna puntare ad una maggiore convergenza di bilancio tra i paesi membri.

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