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Borse volatili Btp, asta record

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Un operatore della Borsa di Milano

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Incerte e contrastate le piazze finanziarie europee in attesa dell'esito dell'Eurogruppo e alla vigilia di Ecofin, due appuntamenti importanti per le decisioni che verranno assunte a sostegno dell'area euro. Dopo il rally di ieri sulle notizie di un nuovo piano di stabilità per la moneta unica, le piazze finanziarie del Vecchio Continente manifestano la propria indecisione muovendosi nervosamente ora al rialzo, ora al ribasso. Al giro di boa le Borse registrano progressi frazionali in attesa dell'apertura di Wall Street che i futures sui principali indici pronosticano positiva (il contratto più scambiato sull'S&P 500 alle 13,30 è in rialzo dello 0,67%). Tra i dati macro di oggi il mercato attende quello relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi. In Italia lo spread è tornato sopra i 500 punti dopo essere sceso a 495 dopo i risultati dell'asta odierna del Tesoro in cui sono stati collocati 7,5 miliardi di titoli a rendimenti record, fino al 7,89%. A Lisbona il Psi 20 registra un frazionale rialzo dello 0,56% a 5832,29 punti, mentre il Cac 40 di Parigi avanza dello 0,49% a 3.027,7. In leggero progresso Amsterdam (+0,29%); Francoforte (+0,37%); Londra (+0,15%). Segno meno per Zurigo dove lo Smi cede lo 0,22%; Madrid -0,07% e Bruxelles -0,39%. A Milano il Ftse Mib registra un rialzo dello 0,42% a 14.640 punti dopo avere toccato i 14.752,47, mentre l'All Share cresce di un frazionale 0,28%. Contrastati sul paniere principale i titoli del settore bancario Mps al giro di boa cede l'1,03% a 0,24 euro, mentre la Fondazione Monte di Paschi sta trattando la definizione delle condizioni per il rimborso dei 600 mln di euro che sono stati necessari per l'aumento di capitale. Mediobanca lascia sul terreno il 2,06% a 4.46 euro, mentre Bper cede l'1,36%. Anche Bpm è in territorio negativo e cede l'1,04%, mentre non è ancora stata fissata dei diritti inoptati per l'aumento di capitale. In calo frazionale Mediolanum (-0,23%). Unicredit cede lo 0,73%. Acquisti su Intesa Sanpaolo, il cui consiglio di gestione ha deliberato l'affrancamento di attività immateriali iscritte nel bilancio consolidato 2010 del Gruppo per circa 6,2 miliardi di euro. Il titolo avanza dell'1,13% a 1,16 euro. Banco Popolare segna un progresso dello 0,55%. In rialzo Ansaldo e Finmeccanica dopo l'annuncio dell'accordo siglato da Ansaldo Honolulu JV con Hart (Honolulu Authority for Rapid Transportation) del valore di 1,334 miliardi di dollari per realizzare la parte tecnologica e fornire i veicoli della nuova linea metropolitana driverless della città di Honolulu (Stato delle Hawaii). Ansaldo avanza dell'1,48%, mentre Finmeccanica cresce di un frazionale 0,53%. In ribasso deciso Fonsai, sotto pressione su indiscrezioni che vedrebbero vicono un nuovo aumento di capitale.   Successo per l'asta dei Btp a 3 e 10 anni piazzati però con tassi superiori al 7,5% ai livelli cioè del 1997. Il buon risultato ha fatto scendere sotto la soglia dei 500 punti lo spread tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, ha dato fiducia agli investitori e portato in positivo Piazza Affari (poco prima delle 14 l'Ftse Mib saliva dello 0,08% dopo un avvio negativo, ma il guadagno era stato anche vicino all'1% durante la mattina). In attesa dell'esito degli incontri che il presidente del Consiglio Monti avrà oggi a Bruxelles, due esponenti del governo hanno dato segnali di ottimismo. "Il governo è determinato a percorrere fino in fondo la difficile strada del rilancio dell'economia del nostro Paese", ha scritto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, in un messaggio inviato al presidente dell'Adepp, Andrea Camporese, in occasione di un convegno. Per Andrea Riccardi, titolare del dicastero della Cooperazione internazionale, i tempi per l'approvazione delle misure economiche "non sono quelli di un rush, ma quelli di un lavoro costante, paziente e rapido quale è imposto dalla situazione. Penso - ha aggiunto - che non possiamo avere un atteggiamento troppo affrettato. Abbiamo bisogno di fare le cose nei loro tempi che sono e saranno tempi rapidi". Mentre si aspettano le misure contenute nella manovra che dovrà portare l'Italia fuori dalla crisi (c'è chi parla di provvedimenti per 11 miliardi di euro), i numeri e le statistiche fotografano le difficoltà presenti. 

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