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Ibenzinai si dividono. Sciopero dimezzato

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LaFaib Confesercenti e la Fegica Cisl hanno giudicato «fallita» la mediazione e hanno così confermato lo sciopero partito ieri sera alle 19, e proseguirà fino alle 7 di venerdì mattina. La lunga serrata, si tratta nel complesso di due giorni e mezzo, è stata, invece, sospesa dalla Fegisc Confcommercio, che ha giudicato positivamente le offerte avanzate dall'esecutivo, ovvero rendere strutturale il bonus fiscale, l'agevolazione in scadenza a fine anno, nella legge di stabilità. Ecco che per il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, i gestori che hanno deciso di non andare avanti con la protesta hanno compiuto un «atto di responsabilita». Molto probabilmente, anche se a chiudere sono solo due sindacati su tre, i disagi per gli automobilisti non mancheranno, visto che già da lunedì si sono formate le prime code davanti ai distributori per fare il pieno. La divisione fra le associazioni, che finora si erano mostrate unite, è derivata, quindi, da un'opposta valutazione delle proposte messe sul piatto dal governo. Al termine del tavolo Saglia ha sintetizzato così le proposte fatte ai benzinai: «Sanare il passato, riconoscere il bonus fiscale secondo quanto era stato quantificato, senza aspetti negativi per i gestori; introdurre il bonus fiscale in maniera strutturale, inserendolo nel maxiemendamento al ddl stabilità, con l'aumento solo di un millesimo del prezzo della benzina; ed eliminare la commissione bancaria per gli acquisti fatti con carta di credito e bancomat» fino a 100 euro. Le iniziative sono state giudicate degne di considerazione dal Figisc-Anisa, che ha così rinunciato per il momento allo sciopero. Diversamente Faib e Fegica non hanno fatto affidamento ai «meri intenti» del ministero, ribadendo la necessità della chiusura. Intanto in Sicilia, dove lo sciopero è già iniziato in modo unitario l'adesione, segnalata dai sindacati, è stata del 70%. A livello nazionale lo stop sarà, secondo le sigle che lo hanno confermato, comunque «massiccio». Ma la Figisc, che ha sospeso la serrata, sostiene di essere l'associazione «più grande», rappresentativa del 50% dei gestori sindacalizzati. A riguardo, commentando l'esito del tavolo, due deputate del Pdl, Beccalossi e Saltamartini, hanno fatto notare che lo sciopero non provocherà «eccessivi disagi».

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