Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Ue: Tremonti chiarisca i tempi delle misure

Esplora:
Il ministro dell'Economia Tremonti

  • a
  • a
  • a

Che cosa succederebbe al programma di monitoraggio delle misure anticrisi su cui l'Italia si è impegnata con l'Ue, se cadesse il governo Berlusconi? "Non possiamo prevedere ciò che accadrà nella politica italiana, ma la nostra missione di monitoraggio (che va a Roma questa settimana, ndr) è di natura tecnica: i nostri esperti incontreranno alti funzionari, per esempio dei ministeri delle Finanze o del Lavoro, e non certo Berlusconi e nemmeno Tremonti". Questa la risposta del portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, alle domande dei cronisti durante il briefing quotidiano dell'Esecutivo comunitario, oggi a Bruxelles. L'Ue chiede chiarimenti su tempi e modi delle misure. "Per fare le nostre valutazioni (delle misure italiane, ndr) noi chiediamo chiarimenti e dettagli alle autorità attualmente in carica: se cambiano, sarà l'Eurogruppo a prendere atto della situazione e a dirci cosa fare", ha precisato il portavoce, Amadeu Altafaj. E' all'Eurogruppo che la missione di monitoraggio inviata dalla Commissione in Italia dovrà fare rapporto, al suo ritorno. Altafaj ha anche aggiunto che il rapporto riguarderà "la diagnosi della situazione economica in Italia, che non cambia". Missione europea a Roma la prossima settimana. Rispondendo ai cronisti, sia Altafaj che la portavoce del presidente della Commissione, Pia Ahrenkilde Hansen, hanno poi sottolineato che la situazione italiana è molto diversa da quella di Atene, e che l'appello all'unità politica e nazionale lanciato alla Grecia la settimana scorsa dal presidente, José Manuel Barroso, riguardava solo la Grecia, e non se ne può dedurre che Bruxelles intenda lanciare un appello simile anche all'Italia. Una missione della Commissione europea sarà in Italia già questa settimana, per incontrare le autorità e ottenere chiarimenti e dettagli sulle misure anticrisi decise dal governo in base alla lettera d'intenti inviata all'eurosummit del 26 ottobre. Lo ha annunicato oggi a Bruxelles in portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, durante il briefing quotidiano dell'Esecutivo comunitario. Il portavoce, Amadeu Altafaj, ha precisato che a questo fine "un questionario è stato inviato alle autorità italiane", e che si attendono dettagli anche dal ministro Tremonti durante l'Eurogruppo che si riunisce stasera a Bruxelles, in cui ha osservato, "ci aspettiamo discussioni intense" sull'Italia, Altafaj ha anche chiarito che la missione di monitoraggio della Commissione Ue è indipendente da quella di verifica trimestrale dell'Fmi, richiesta dallo stesso geoverno italiano: "Sono complementari e servono entrambe a rafforzare fiducia nelle misure italiane. E naturalmente siamo in contatto costante con l'Fmi: siamo autonomi ma coordnati", ha osservato il portavoce. La missione di monitoraggio della Commissione a Roma chiederà, in base al questionario per le autorità italiane "chiarimenti e dettagli sul maxiemendamento della manovra finanziaria, sul calendario e sui piani di attuazione delle misure", ha detto ancora ancora Altafaj, precisando che "la valutazione dei dati raccolti, secondo il mandato ricevuto, verrà sottoposta al commissario Rehn, che la presenterà poi, insieme a un rapporto politico, all'Eurogruppo". Gli scopi del doppio monitoraggio della Commissione e dell'Fmi, ha spiegato il portavoce, "sono molto chiari: saranno due valutazioni separate di due diverse istituzioni, per rafforzare la fiducia sulla capacità dell'Italia" di rispondere alla crisi con misure che la rimettano sul cammino della crescita e della sostenibilità, di "conseguire entrambi gli obiettivi, quello di bilancio e quello delle riforme strutturali", e di "dare peina attuazione a tutte le parti" della lettera d'intenti approvata dall'Ue. Alla domanda su che cosa ci sia ancora da chiarire rispetto alle misure su cui l'Italia si è impegnata, Altafaj ha risposto che "non si può ancora fare una valutazione completa" e che sono necessari, ad esempio, un esame "delle conseguenze sul bilancio" e sulla situazione dell'Eurozona e "una valutazione d'impatto della riforma del mercato del lavoro". Occorre, ha continuato, avere "certezze sull'attuazione" delle misure, valutare "quali conseguenze avranno sull'economia e sulla sua capacità di recupero, sottolineando - ha concluso Altafaj - che il programma delle riforme strutturali è più importante di quello riguardante il bilancio".  

Dai blog