Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Borse nel panico: Milano sprofonda

Esplora:
Francoforte, il video di

Crisi, Berlusconi convoca il vertice

  • a
  • a
  • a

L'annuncio choc del premier greco, George Papandreou, di indire un referendum sugli aiuti internazionali alla Grecia, affonda i listini europei. Anche Wall Street perde oltre il 2%. Milano, maglia nera, è in caduta libera e termina giù del 6,8% a 14.928,24 punti, dopo aver perso in giornata oltre il 7%. Il referendum greco fa crollare le Borse. Atene ha annunciato la consultazione popolare sulle misure di austerità di bilancio appena negoziate in cambio degli aiuti di Unione europea e Fondo monetario internazionale. Tutte le difese anti crisi sui debiti pubblici che l'Ue ha appena faticosamente creato sembrano finire in bilico. Allarme dell'agenzia Fitch che ha già avvertito che il referendum greco mette a repentaglio la stessa stabilità finanziaria dell'area euro. A fine scambi a Milano l'indice Ftse-Mib ha lasciato sul terreno un 6,80 per cento, dopo che nel pomeriggio era arrivato a perdere più del 7 per cento. A zavorrare i listini ancora una volta i forti cali delle banche, che a loro volta accusano le rinnovate tensioni sui titoli di Stato. E ancora una volta al centro della tensione sono finite anche le emissioni dell'Italia, che hanno accusato nuovi aumenti dei rendimenti e nuovi massimi storici del loro differenziale (spread) rispetto ai Bund della Germania, presi come riferimento per tutte le emissioni dell'area euro. Il differenziale Btp-Bund è arrivato a toccare 455 punti. Materialmente significa che in base alle dinamiche di domanda e offerta, per trovare acquirenti i Btp dovevano offrire oltre 4,5 punti percentuali di rendimento in più, rispetto alle emissioni tedesche, come maggiorazione sul premio di rischio. Intesa Sanpaolo ha chiuso a meno 16,03%, UniCredit a meno 12,09%, Fondiaria Sai a meno 11,50%, Mps a meno 9,81%. Giornata nera per tutti i listini. Cadute analoghe o anche superiori hanno investito anche le banche di altri paesi Ue, come la Francia. Parigi ha chiuso a meno 5,38%, Francoforte a meno 5%, Londra a meno 2,21%. L'euro è caduto sotto 1,37 dollari. L'Europa cerca di correre ai ripari: domani, prima della cena di benvenuto al G20 di Cannes, si svolgerà un prevertice tra Germania, Francia, Ue, Fmi e il premier greco, George Papandreou. Adesso però sui mercati si fa sentire la paura di una vera bancarotta del paese, se il referendum dovesse bocciare il piano di risanamento, e ancor più l'ipotesi che si inneschi un effetto domino con altri paesi dell'area euro. Milano mai così male da 3 anni brucia 22 miliardi. Piazza Affari non registrava perdite così pesanti dall'ottobre del 2008, nel pieno della crisi dei mutui subprime. Nella cronistoria delle peggior performance registrate, a partire dal 1997, dal principale indice della Borsa di Milano, sono soltanto tre i risultati peggiori: il 10 ottobre di tre anni fa (-7,14%); l'11 settembre 2001 (-7,57%), giorno degli attentati alle Torri gemelle e al Pentagono, e il 6 ottobre 2008 (-8,24%). Nel 2011, il record negativo finora era stato il 10 agosto, quando il Ftse MIb aveva chiuso a -6,65%.

Dai blog