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Cremonesi resta al timone di Confservizi

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Tra i primi impegni le regole certe per finanziare gli investimenti sul territorio

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Nellastessa occasione è stata riconfermato anche l'incarico di coordinatore del comitato di direzione a Guido del Mese (direttore di Asstra). «È necessario - ha sottolineato Cremonesi - definire al più presto il quadro normativo che regola i servizi pubblici locali e le autorità di controllo. Servono, innanzitutto, regole certe per finanziare gli investimenti sul territorio di cui hanno bisogno i settori idrico, energetico, della mobilità e della gestione dei rifiuti. Occorrono almeno 115 miliardi nei prossimi 20 anni: una cifra ingente ma necessaria per garantire ai cittadini e alle aziende servizi efficienti e di qualità. Gli ultimi provvedimenti governativi in materia economica - ha aggiunto - incidono sensibilmente sui bilanci degli Enti Locali e delle Regioni. Questa netta riduzione delle risorse danneggerà, inevitabilmente, i servizi erogati dalle utilities, a tutto discapito della cittadinanza. Occorre, dunque, agire su due fronti in maniera decisa e immediata: coinvolgere i privati e non disperdere nemmeno un euro delle restanti risorse pubbliche. I privati vanno coinvolti con due condizioni necessarie: la prima è che gli investimenti saranno restituiti e la seconda è una adeguata remunerazione». «Per ridurre il gap con gli altri Paesi europei, bisogna uscire dalla logica dell'emergenza e programmare, con date certe, opere infrastrutturali e interventi territoriali che siano in grado di attrarre anche capitali esteri. Il nostro obiettivo - ha concluso Cremonesi - è quello di fornire risposte concrete ai bisogni reali dei cittadini. I settori dell'acqua, del gas, dell'energia elettrica, dell'igiene ambientale e dei trasporti locali - con la regolazione di Autorità indipendenti nazionali e con l'indirizzo da parte delle Regioni, delle Province e degli enti locali - sono in grado di agire come potente leva anticiclica contro la crisi economica. E questa è un'opportunità che non possiamo farci sfuggire». Sul tema dei trasporti pubblici locali, Cremonesi ha poi aggiunto: «Con le ultime manovre di finanza pubblica, il settore del trasporto pubblico locale è stretto nella morsa dei tagli alle risorse. Tagli che risultano molto pesanti perché si sommano a una situazione di carenza economica strutturale. Solo nel 2011, nonostante gli accordi Stato/Regioni, mancano ancora all'appello 1,3 miliardi di euro. E il 2012 è molto critico».

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