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Borse, Milano brilla dopo le tensioni

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Le Borse europee vivono un'altra giornata segnata da forti tensioni, con le banche francesi ancora nel mirino della speculazione e rendimenti e spread dei titoli di stato italiani di nuovo in crescita. Dopo un'apertura in positivo, hanno virato a metà mattinata (soprattutto Parigi che sconta un forte calo dei titoli bancari) poi sono tornate a un livello decisamente superiore alla parità con il rimbalzo dei bancari. A dare una spinta al rialzo sono state anche le indiscrezioni su una dichiarazione congiunta Merkel-Sarkozy sulla Grecia, ma la notizia è stata poi smentita dall'Eliseo. I mercati del vecchio continente avevano iniziato la giornata in deciso rialzo grazie alla notizia, riportata dal Financial Times, di colloqui tra il governo italiano e la Cina, alla quale Roma ha chiesto di intervenire attraverso "significativi" acquisti in titoli di stato e investimenti in aziende strategiche. Secondo il quotidiano della City, una delegazione cinese guidata da Lou Jivel, presidente della China Investment Corp si è incontrata la scorsa settimana con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti e con i rappresentanti della Cassa Depositi e prestiti. Inoltre due settimane fa dei rappresenti del governo italiano hanno incontrato a Pechino alcuni membri del fondo sovrano Cic e del China Administration of Foreign Exchange, che gestisce le riserve cinesi in valuta estera. Sulla scia di queste indiscrezioni, la borsa di Milano aveva aperto con un solido rialzo del 2,11%, in linea con le altre piazze del vecchio continente, mentre l'euro si riavvicinava a quota 1,37 dollari. Lo spread tra i Btp decennali e Bund è però balzato sopra quota 400 punti, costringendo gli indici a una brusca frenata e riportando l'euro sotto quota 1,36 punti. Nonostante la doccia fredda arrivata dall'asta di Btp a 5 anni, che ha visto i rendimenti salire dal 4,93% al 5,6%, Piazza Affari e gli altri mercati dopo un primo scivolone sono riusciti a contenere le perdite, proseguendo la sessione in modo nervoso e altalenante. A meno di un'ora dal termine della sessione Milano guadagna il 2,69%, Francoforte il 2,45% e Londra avanza dello 0,96%. Wall Street positiva mette nuova benzina nel motore di Piazza Affari. A Milano gli indici, dopo aver ridotto leggermente i guadagni con l'avvio piatto della borsa americana, non appena Wall Street ha iniziato a salire hanno accelerato la corsa: a un'ora e mezza dalla chiusura il Ftse Mib segna un +2,89%, mentre l'All Share sale del 2,54%. Sugli scudi il settore bancario: vola Ubi Banca, che guadagna il 9,09%, corre la Bpm (+7,95%), mentre le big Intesa Sanpaolo e Unicredit crescono rispettivamente del 5,7 e del 7,36%. Ad essere positivo è tutto il paniere principale, con l'eccezione di Luxottica e Atlantia, che segnano lievi ribassi. Si è ripresa, dopo le difficoltà della mattinata, l'energia, con Eni che guadagna l'1,38% ed Enel che sale del 2,12%. Fra gli industriali corrono Pirelli, Prysmian e Ansaldo mentre, nella galassia Fiat, rimbalza Exor. Bene Mediaset e Tod's.  Le Borse europee rimbalzano, dopo più di un tentennamento, dai minimi degli ultimi due anni grazie a un parziale allentamento dei timori di un default della Grecia e al recupero delle grandi banche francesi, più esposte verso Atene, che alla vigilia avevano affossato i bancari. Oggi l'indice settoriale Dj stoxx ha guadagnato il 3,58% grazie al recupero innescato a Parigi da Bnp Paribas (+7,2%), che ha negato ipotesi di difficoltà di finanziamento, e da Socgen (+14,9%) A Milano, maglia rosa insieme a Madrid, malgrado gli spread record tra Btp e Bund dopo l'asta del Tesoro, si è messa in luce Bpm (+8,35%) anche grazie alle attese di cambiamenti nella governance. Bene anche le auto (+2,02%) con le novità dal salone di Francoforte. Segno meno per la borsa di Atene (-0,51%). Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee: Londra +0,87% - Parigi +1,41% - Francoforte +1,85% - Madrid +2,53% - Milano +2,19% - Amsterdam +0,58% - Stoccolma +1,83% - Zurigo +1,06%.

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