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Borse in altalena

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Giornata nervosa sui mercati internazionali con alti e bassi ma alla fine le Borse del Vecchio Continente archiviano gli scambi in territorio positivo per la seconda seduta consecutiva. Lo spread Btp-bund si attesta a 340 punti mentre sul fronte cambi l'euro scivola sotto quota 1,40 dollari a 1,3920 sulla scia delle parole del Presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, secondo cui «l'incertezza è particolarmente alta» per le economie di Eurolandia. Milano ha chiuso le contrattazioni in rialzo dello 0,69%, Parigi e Londra dello 0,41%, piatta Francoforte con un +0,05%. Dopo un avvio positivo tutte le Borse europee girano in negativo sugli ammonimenti del presidente della Bce, Jean-Claude Trichet. «L'incertezza è particolarmente alta» per le economie dell'area euro, i rischi al ribasso si sono intensificati«, avverte il numero uno dell'Eurotower nella consueta riunione mensile dell'Istituto centrale, che ha mantenuto i tassi fermi all'1,5%, aggiungendo che la Bce ha rivisto al ribasso le sue stime trimestrali sulla crescita dell'area euro: nel 2011 sarà compresa fra l'1,4% e 1,8% rispetto ad un 1,5%-2,3% indicato a giugno, mentre nel 2012 si avrà una crescita fra lo 0,4% e il 2,2% contro la precedente stima di un 0,6%-2,8%. Solo nel finale di seduta, le piazze del Vecchio Continente spinte da una impennata dei titoli petroliferi riescono a ritornare in territorio positivo. Particolarmente in luce si rivelano Tullow Oil (+4,78%), Petroleum Geo (+2,98%) e Repsol (+2,85%). Sul mercato dei titoli di Stato resta alta la tensione. Il divario Btp-bund si allarga di sei punti base a 340 punti rispetto a ieri, mentre segna un nuovo record storico lo spread tra il bund e il bond ellenico che vola a 1.826 punti base col rendimento del decennale greco al 20,13%. In forte ascesa anche il rendimento del titolo greco a due anni, che ha raggiunto anche in questo caso un record dall'avvento dell'euro, al 55,60%. Crolla invece al minimo storico il rendimento del bund, che scende all'1,823%, evidenziando una corsa degli investitori a rifugiarsi nei solidi titoli tedeschi.  

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