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Wall Street pesante Borse Ue in rosso

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Non si arresta la discesa degli indici di Piazza Affari, con il Ftse Mib e il Ftse It All che lasciano sul terreno rispettivamente il 3% e il 2,8%, mentre si profila una apertura in pesante ribasso a Wall Street. Il crollo colpisce nuovamente i titoli bancari, con Unicredit e Intesa Sanpaolo che sono in asta di volatilità, con ribassi teorici del 5,8% e del 5,3%. In particolare le azioni dell'istituto Ca' de' Sass sono scese sotto quota 1 euro, toccando un minimo intraday a 0,974 euro. Dopo il lunedì nero di ieri, le Borse europee aprono la seduta odierna in rialzo anche se resta alta la volatilità. Piazza Affari, dopo un'apertura in negativo e la successiva virata in territorio positivo, è tornata in rosso. Londra guadagna lo 0,9%, Parigi, lo 0,13%, Francoforte lo 0,41% mentre l'Ftse Mib cede lo 0,87%. Da registrare il nuovo record storico dell'oro - 1.912,81 dollari l'oncia - trainato al rialzo dai timori per la crisi del debito nell'eurozona mentre il differenziale di rendimento tra Btp decennali e bund dopo aver superato quota 380 punti, è ora sceso sotto quota 370. A sostenere i mercati europei, la decisione della Banca nazionale svizzera che ha fissato a un minimo di 1,20 franchi svizzeri il cambio con l'euro.  Le autorità monetarie elvetiche sono preoccupate dall'eccessivo rialzo della divisa svizzera, che rischia di minacciare l'economia del paese. "Con effetto immediato, non sara' piu' tollerato un tasso di cambio tra euro e franco inferiore al tasso minimo di 1,20 franchi svizzeri" si legge in una nota della banca centrale. Da segnalare l'attacco del governo spagnolo all'Italia. Secondo il portavoce dell'esecutivo iberico, Josè Blanco, l'Italia e la Grecia non stanno rispettando gli obiettivi di risanamento dei conti, creando così sfiducia nei mercati. "Stiamo attraversando una turbolenza economica che e' evidente ogni giorno", ha dichiarato Blanco intervistato da 'Telecinco', proseguendo: "Siamo molto preoccupati perché alcuni paesi sono in una brutta situazione e non stanno rispettando i loro obiettivi: la Grecia e l'Italia, che si è rimangiata in pochi giorni il suo piano di aggiustamento". "Ciò - secondo il portavoce - influisce sulla decisione dei mercati che devono acquistare il nostro debito e ci dirige verso una fase caratterizzata da una certa instabilità". L'Ocse ha certificato che l'inflazione, a luglio, nell'area Ocse è rimasta stabile al 3,1% contro una crescita del 3% a giugno. I prezzi dell'energia sono saliti del 13,6%, in lieve rallentamento rispetto al +13,5% di giugno, mentre quelli degli alimenti sono saliti del 4,5%, in accelerazione rispetto al +3,1% del mese precedente. Anche al netto di energia e alimenti il tasso d'inflazione risulta cresciuto di appena lo 0,1%, attestandosi all'1,7%. In Italia il tasso d'inflazione risulta stabile al 2,7%, all'1,9% al netto di energia e alimenti. Avvio in forte calo a Wall Street, ieri chiusa per la festa del Labour Day e che quindi risente anche dei crolli che ieri hanno investito i mercati europei. Di fondo a pesare sono i crescenti timori di un pesante rallentamento della ripresa economica nei paesi avanzati, che esacerbano i preesistenti allarmismi sulla crisi debitoria in Europa. Su questo fronte oggi oltre Atlantico sono attesi i dati delle indagini sulle imprese, relativi al settore terziario, con l'indice Ism per agosto, da cui si temono conferme di rischi di una ricaduta in recessione. Alle prime battute l'indice Dow Jones cala di 159,39 punti, pari al meno 1,42 per cento, il Nasdaq cede 62,36 punti, pari al meno 2,51 per cento, lo Standard & Poor's 500 scivola di 20,09 punti, meno 1,71 per cento.  

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