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Piazza Affari sulle montagne russe

Piazza Affari a Milano

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Si confermano deboli le principali Borse europee dopo l'avvio negativo degli scambi Usa. Londra perde l'1,3%, Parigi lo 0,74% e Francoforte l'1,2%, mentre Milano (-0,47%) gira in calo e resiste in positivo solo Madrid (+0,54%). Giornata all'insegna della volatilità per Piazza Affari. Partita in forte ribasso con le altre borse europee, la piazza milanese ha invertito la rotta a metà mattina, rimbalzando dai minimi degli ultimi due anni, per poi tornare sotto la parità. Il Ftse Mib è stato spinto dalla ricoperture sui titoli bancari, reduci dai crolli delle ultime tre sedute. Le borse europee hanno avviato gli scambi in rosso, sulla scia del forte calo di Wall Street (-2,19%) e Tokyo (-2,11%). La borsa statunitense ha ignorato l'accordo raggiunto sull'innalzamento del tetto del debito Usa e si è concentrata sul rischio del taglio del rating sul debito sovrano e sulla minaccia di una nuova recessione. L'agenzia Fitch ha sottolineato che i fondamentali economici e finanziari del rating AAA degli Usa restano "solidi", mente Moody's ha confermato il rating tripla A sui titoli governativi degli Stati Uniti, ma ha abbassato l'outlook a negativo. Intanto l'Europa resta nel mirino di Standard & Poor's: secondo l'agenzia le stime del Markit per luglio "rivelano un quadro preoccupante per la crescita". Buoni risultati per la collocazione di titoli di Stato da parte del Portogallo per 750 milioni di euro. Nuovo record storico per l'oro che, alla luce delle tensioni sul debito Usa e sulla situazione nell'Eurozona, è volato a 1.674 dollari l'oncia nei future su dicembre. Sui mercati valutari l'euro è in netto recupero nei confronti del dollaro. La moneta unica europea sale dello 0,71% nei confronti del biglietto verde sotto quota 1,43, a 1,4291. Intanto la Banca Nazionale Svizzera ha preso misure contro l'apprezzamento del franco.  La banca centrale ha stabilito di puntare a tenere il Libor a tre mesi possibilmente vicino allo zero, riducendo la banda di oscillazione del tasso di riferimento dall'attuale 0-0,75% allo 0-0,25%. Al giro di boa le piazze europee scambiano miste: Londra cede l'1,29, Francoforte l'1,04% e Parigi lo 0,65%. Positiva Madrid (+1,20%), mentre Lisbona cede lo 0,39%. A Milano il Ftse Mib segna una flessione dello 0,26% a 17.227 punti, dopo essersi mosso fra un massimo di 17.515 e un minimo di 16.817. Apertura tesissima per lo spread fra i Btp a dieci anni e gli equivalenti Bund tedeschi. Per i Btp a 10 anni il differenziale di rendimento ha toccato il record di 392 punti, per poi ripiegare a 367 punti. I titoli del comparto bancario del Ftse Mib sono stati in balìa della volatilità nella prima parte della seduta. Dopo essere partiti in forte calo e aver visto alcune sospensioni per eccesso di ribasso, i titoli degli istituti di credito hanno rimbalzato per effetto delle ricoperture tecniche. Al giro di boa stanno limando i guadagni. Unicredit guadagna il 4,88% a 1,182 euro, dopo aver chiuso il secondo trimestre con un utile a 511 milioni, sopra il consensus degli analisti. Bene anche Mps (+1,91%), Bpm (+0,81%), Banco Popolare (+0,30%) e Ubi Banca (+0,27%). Intesa Sanpaolo torna in negativo e lascia sul terreno l'1,91%. Positivi gli assicurativi, con Mediolanum in progresso del 2,05% a 2,69 euro. Fonsai guadagna lo 0,32% e Generali l'1,05%. Fra i titoli peggiori del Ftse Mib si segnalano Diasorin (-3,55%), Stm (-3,08%) e Ansaldo Sts (-3,08%). Eni cede l'1,77%, Fiat Industrial lo 0,42% e Fiat lo 0,08%. Buon recupero per Telecom Italia, che guadagna l'1,38% a 0,842 euro. A2A, scambia in rialzo dello 0,26%, dopo che il primo semestre del 2011 è stato chiuso con un utile netto di 120 milioni di euro, in netto calo rispetto ai 371 milioni dei primi sei mesi del 2010. I ricavi nel semestre hanno superato i 3 miliardi di euro, con un incremento del 6,7% su base annua.   Gli effetti della chiusura di ieri  in negativo di Wall Street e i primi segnali dalle agenzie di rating sul debito statunitense si sono fatti sentire sulle Borse asiatiche. Chiusura in netto calo oggi per l'Hong Kong Stock Exchange, con l'indice Hang Seng a 21.997,72 punti (-1,91%). Scambi per 10,4 mln di dollari Usa di controvalore. Negative anche le altre Borse dell'Asia-Pacifico: a Seoul il Kospi ha ceduto il 2,59% a 2.066,26 punti, il minimo dallo scorso 28 giugno. Scambi al massimo da tre mesi, per un controvalore di 7,5 mld di dollari Usa. Nelle Filippine il Pse index di Manila chiude a 4.488,45 punti (-1,16%), con scambi per 126,12 mln di dollari. In Vietnam il Vn Index di Ho Chi Minh City ha chiuso a 391,47 (-1,28%), con scambi per 21,5 mln di dollari.L'Hnx Index di Hanoi ha guadagnato lo 0,15% a 67,45 punti. In Malaysia il Klci di Kuala Lumpur ha archiviato la seduta a 1.545,1 (-0,63%), con scambi per 588,63 mln di dollari, in crescita dalla vigilia. In Australia l'S&P Asx 200 di Sydney ha chiuso a 4.332,8 (-2,27%), toccando il minimo da quasi un anno. Scambi per 6,42 mld di dollari australiani (6,89 mld di dollari Usa). In Nuova Zelanda l'Nzx 50 di Wellington ha archiviato la seduta ai minimi da quattro mesi, a 3.369,82 punti, con un turnover di 73,7 mln di dollari Usa.

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