Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'incubo default si abbatte sugli Usa Obama: serve una soluzione bipartisan

Il presidente Usa Barack Obama

  • a
  • a
  • a

"Qualunque soluzione per evitare il default deve essere bipartisan". Lo ha detto Barack Obama in una dichiarazione dalla Casa Bianca, aggiungendo che "c'è un accordo di massima" tra democratici e repubblicani per alzare il tetto del debito. "Il potere di risolvere la questione è in mano nostra", ha detto Obama in una dichiarazione di cinque minuti, mentre la data fissata dal Tesoro come termine ultimo per evitare il default sul debito pubblico è a soli quattro giorni di distanza. Per Obama "ci sono molti modi di risolvere il problema. Ci sono piani del senatore Reid e del senatore McConnell," ha ricordato il presidente riferendosi alla proposta del capogruppo democratico e di quello repubblicano alla Camera alta, "e ci sono modifihe che possono essere fatte a entrambi i piani per consentirmi di firmarli e farli diventare legge". E ha poi notato che "i partiti non sono lontani delle miglia l'uno dall'altro, li invito a trovare terreno comune entro martedì". Un tono conciliante, quello di Obama oggi: "Se troviamo un meccanismo che ci rende tutti responsabili della riforma, io la sosterrò", ha detto. Una dichiarazione arrivata all'indomani della rivolta dei deputati repubblicani dell'ala più conservatrice, che hanno rifiutato di votare sì al piano del presidente della Camera John Boehner, per non incorrere nell'ira della base del Tea Party che vuole più tagli alle spese. Un'apertura alla quale però è seguita una battuta: "Se non toveremo un accordo potremo perdere il nostro rating a tripla A. Non perché non possiamo pagare i nostri debiti, che possiamo pagare benissimo, ma perché non abbiamo un sistema politico da tripla A". Infine l'appello, prima al Congresso ("Abbiamo il potere di risolvere la cosa nelle nostre mani, possiamo farla finita con un semplice voto") e poi agli americani cui si era già rivolto per invitarli a tenere sotto pressione i parlamentari dei loro collegi. "Scrivete ai vostri rappresentanti, tenete Washington sotto pressione. Telefonate, scrivete, mandate messaggi su Twitter. Il tempo per mettere il partito prima del paese è finito".

Dai blog