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Per Moody's "spazzatura" i titoli di Stato portoghesi

Un operatore finanziario alla Borsa di Milano

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Doppia mossa di Moody's che fa calare la scure sul rating del Portogallo, declassandolo a «junk», ossia spazzatura, e mette in guardia sui rischi del piano francese per il nuovo salvataggio della Grecia che prevede il rinnovo del debito greco attraverso la partecipazione dei creditori privati. Le agenzie di rating non danno tregua, tanto da spingere la cancelliera tedesca Angela Merkel a non fare «troppo affidamento» sulle loro valutazioni e a fare appello all'indipendenza di giudizio delle istituzioni internazionali, Ue, Bce e Fmi, impegnate da oltre un anno nel salvataggio dell'euro. Se lunedì Standard & Poor's aveva bocciato l'ipotesi di un rollover del debito greco, seppure volontario da parte di banche e assicurazioni, perché farebbe scattare un «default», ieri Moody's ha rincarato la dose colpendo sia Atene che Lisbona. Il rating del Paese lusitano è stato tagliato a «Ba2» da «Baa1» - al di sotto del livello di investment grade - con outlook negativo, alla luce del «crescente rischio che il Portogallo possa chiedere un secondo round di finanziamenti internazionali prima che possa tornare sul mercato privato e dell'aumento delle possibilità che venga chiesta come pre-condizione la partecipazione del settore privato». Moody's mette anche in evidenza «il timore che il Portogallo non riuscirà a centrare pienamente gli obiettivi di riduzione del deficit e di stabilizzazione del debito fissati nel quadro dell'accordo con Unione europea e Fondo monetario internazionale», ma il nodo cruciale resta la pretesa di far partecipare i privati a un secondo salvataggio come nel caso della Grecia. Una tale prospettiva - spiega Moody's - potrebbe «scoraggiare nuovi finanziamenti da parte di istituzioni private e ridurre le probabilità del Portogallo di tornare presto a finanziarsi sul mercato». Dello stesso tenore il giudizio sulle possibili soluzioni del caso Grecia: «le banche che parteciperanno al rollover delle scadenze dei titoli ellenici potrebbero andare incontro a delle svalutazioni sul debito che maturerà nel 2014 e che continueranno a detenere dopo quella data», avverte l'agenzia di rating, scatenando la secca replica della Merkel. «Non si dovrebbe fare troppo affidamento sulle valutazioni delle agenzie di rating», dichiara la cancelliera,«è importante che noi, e soprattutto la troika formata da Fmi, Bce e Commissione Ue, non rinunciamo alla nostra capacità di giudizio» e, rimarca, « ho piena fiducia nelle valutazioni di queste tre istituzioni». Da Atene, nonostante gli avvertimenti di S&P e Moody's, il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, fa sapere che «le banche greche sono pronte a partecipare al rollover» del debito pubblico della Grecia.

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