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Napolitano firma la manovra Tremonti: arriveremo al pareggio

Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti

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"Il presidente della Repubblica ha sottoscritto il testo, che stasera sarà in Gazzetta Ufficiale". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, parlando della manovra finanziaria in conferenza stampa. Subito dopo ha dichiarato che la manovra del governo sarà "legge definitiva ai primi di agosto". Per quanto riguarda la crescita economica il ministro ha poi sottolineato che "Non dipende da un atto, non ha un momento istantaneo ma deriva dall'azione collegiale di tutti. A differenza del bilancio, che dipende da un Governo e da una legge, lo sviluppo economico non dipende solo da un Governo e da una legge". Sui tagli ai costi della politica in manovra "ci sono e sono di enorme rilievo" ha precisato Tremonti, aggiungendo che "un intervento più radicale non sarebbe stato firmato dal presidente della Repubblica". Con la manovra economica l'Italia riuscirà a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014. "Siamo totalmente convinti - ha assicurato il titolare all'Economia - che quanto disposto con questa manovra ci porta linearmente e strutturalmente sul sentiero di arrivo al pareggio di bilancio. E se sei al pareggio, il debito scende automaticamente". "L'Italia - ha continuato - ha una tradizione di perfetto centramento degli obiettivi di bilancio europei". MANOVRA DA 48 MILIARDI L'intervento globale si attesterà su 48 miliardi. Lo ha spiegato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti spiegando che in alcuni anni ci sarà un effetto di trascinamento anche per gli anni successivi: "Sommare è sbagliato - ha detto - L'intervento sarà di 2 miliardi il primo anno, di 6 il secondo, poi di 20 miliardi e quindi di ulteriori 20 miliardi. Questi sono i numeri che diamo in parlamento e in Europa. Ma per chiarire tutto vi daremo la tabellina". LETTA RASSICURA "NESSUNA TENSIONE" "Ci tengo a sottolineare che non ci sono stati momenti di tensione nè lacerazioni nel governo". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta, aprendo la conferenza stampa al Tesoro sulla manovra. "Io non potrò stare fino alla fine alla conferenza stampa perchè devo andare all'Aquila - ha detto ironicamente Letta - non vorrei leggere domani sui giornali Letta abbandona la conferenza stampa e lascia Tremonti da solo". REGIONI E COMUNI CONTRO IL GOVERNO Nella nota diffusa al termine dell'Ufficio di presidenza, "i Comuni giudicano le norme sui virtuosi totalmente sbagliate perché pongono a carico del comparto gli eventuali benefici che deriveranno per alcuni di essi". Ribadiscono che non si presenteranno all'incontro politico convocato dal Governo e "lanciano un appello accorato al Parlamento per modificare i contenuti della manovra e avviare un confronto con tutte le forze politiche e con le istituzioni e realtà socio-economiche e produttive". Da subito, inoltre, "i Comuni sospendono la partecipazione alle attività relative all'attuazione del federalismo fiscale" e dichiarano "l'immediato blocco delle attività inerenti il calcolo dei costi e dei fabbisogni standard e il ritiro del decreto legislativo in materia di "premi e sanzioni". Il vicepresidente dell'Anci, il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Del Rio, ha precisato che "così stando le cose i Comuni sicuramente usciranno fuori dal patto di stabilità, molto di più di quanto è avvenuto fino a oggi".   

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