Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La Rinascente in mano ai thailandesi

default_image

  • a
  • a
  • a

C'erauna volta la Rinascente, i grandi magazzini del lusso a buon mercato, «democratico», i pionieri del pronto moda quando le donne per essere eleganti dovevano necessariamente andare dalla sarta. Per il nome del marchio, nel 1917, si scomodò addirittura Gabriele D'Annunzio e ben presto diventò il simbolo del successo italiano nella moda. Ma ora anche questo pezzo di storia d'Italia finisce in mani straniere. A rilevare la Rinascente è un gruppo thailandese che ha deciso di puntare su questo brand, ancora forte dopo quasi un secolo, per espandersi in Europa e contemporaneamente per usarlo come portabandiera del made in Italy in Oriente. L'operazione è stata definita ieri con il via libera dei soci di RU e a valle dell'assemblea (a cui secondo quanto si apprende non ha partecipato il rappresentante di Borletti). I thailandesi di Central Retail Corporation acquisiscono le quote di Rinascente possedute dalla holding (97%) e dal management (3%) guidato da Vittorio Radice per 205 milioni di euro (equity value). È un prezzo, sottolinea Prelios, uno dei soci, che esprime un enterprise value stimato pari a circa 260 milioni di euro, corrispondente a un multiplo implicito pari a circa 11 volte l'ebitda di Rinascente nel 2010. L'operazione resta in attesa del via libera dell'Antitrust ma il gruppo thailandese non essendo presente sul mercato italiano non dovrebbero esserci problemi. L'erede del fondatore dei grandi magazzini, Maurizio Borletti, ha fatto di tutto per impedire la vendita. Ha tentato la via giudiziaria ma l'esito del ricorso è stato negativo. Alla vigilia dell'assemblea infatti il Tribunale civile di Milano ha respinto le richieste dell'erede che chiedeva il sequestro delle quote di RU in mano a Investitori Associati (46% del capitale), Rreef-Deutsche Bank(30%) e Prelios (20%). Il giudizio peserà anche sull'esito dell'arbitrato avviato da Borletti per far valere il suo diritto di prelazione, ma non avrà influenza sulla vendita dei grandi magazzini. Il colosso asiatico dovrà aspettare luglio per perfezionare l'operazione e svelare i suoi progetti tra i quali ci sarebbe quello di farne la quarta insegna del gruppo, a fianco di Central Store, Zen and Robinson.

Dai blog