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La Fiom in piazza fa flop, gli operai disertano

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Mala versione che la Fiat e gli altri sindacati, Fim e Uilm, hanno dato è di tutt'altro tenore. Per il gruppo di Torino l'adesione è stata pari al 15%. In particolare, rileva la Fiat, nei tre turni (primo, centrale e secondo), alla Sevel hanno incrociato le braccia il 24%, a Melfi il 10% e a Cassino il 12,5%. Per Federmeccanica la media è stata del 18%. Una forbice consistente rispetto al 70% indicato dalal Fiom che ha chiesto nuovamente a gran voce lo sciopero generale. Alla manifestazione non sono mancate le contestazioni agli esponenti della Cgil intervenuti dai palchi, dopo i fischi di Bologna alla leader Susanna Camusso. Landini, che ha negato attriti con il segretario della Cgil, ha annunciato che la prossima settimana proporrà all'assemblea dei delegati Fiom di aprire una consultazione straordinaria in tutte le fabbriche per decidere le iniziative da portare avanti. Silenzio dalla Camusso, ma altri esponenti della Cgil, come Vincenzo Scudiere, hanno già detto che è «sbagliato usare la piazza per chiedere lo sciopero generale». Per gli altri sindacati lo sciopero della Fiom è stato «un flop e non ha ottenuto risultati». Il segretario generale della Fim, Giuseppe Farina, parla di «fallimento, con tanta politica e pochi operai in piazza».

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