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Mediobanca torna a distribuire il dividendo.

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Ilgruppo di Piazzetta Cuccia ha registrato nell'esercizio chiuso al 30 giugno un utile netto di 400,8 milioni di euro, rispetto ai 2,4 milioni registrati nel bilancio precedente. Così la proposta di cedola per gli azionisti è stata di 0,17 euro per azione. Una buona notizia per i soci che lo scorso anno non avevano ricevuto contanti ma solo azioni gratuite e warrant (titoli che danno ai soci la possibilità di comprare azioni a un prezzo prefissato). Un anno di stop insomma visto che nell'esercizio 2007-2008 la cedola era stata di 0,65 euro. Intanto i ricavi sono cresiciuti del 13,6% e arrivati a 2 miliardi. Tra i dati principale da segnlare l'aumento della patrimonializzazione della Mediobanca. L'indicatore patrimoniale della banca, il Core Tier 1 è salito all'11,1%, dal 10,3% del giugno 2009. L'utile annunciato dall'istituto risulta in linea al consensus degli analisti che si attestava a 400 milioni. È invece superiore il dividendo rispetto alle attese attorno ai 15 centesimi, in un range tra 10 centesimi e 30 centesimi. I risultati beneficiano della positiva dinamica dei ricavi, malgrado le tensioni emerse nel quarto trimestre dell'esercizio (aprile-giugno) sul mercato dei titoli sovrani, e le minori rettifiche sui titoli disponibili per la vendita (da 451,4 a 150 milioni). Nel corporate&investment banking l'utile è di 243 milioni (+5,6%). Il retail e private banking vede una perdita di 32 milioni (11 milioni di utile nell'esercizio precedente) ma con un miglioramento lordo di 6 milioni, grazie al buon andamento dell'area retail. Qui Che Banca! vede i depositi crescere del 54% a 9,6 miliardi. Il cda ha anche dato il via libera al finanziere bretone Vincent Bollorè, presente nel Patto di sindacato di Mediobanca, di aumentare di un altro 1% la propria quota nell'istituto e di portarsi quindi fino al 6%. Il finanziere bretone possiede attualmente il 4,99% della banca tramite Financiere du Perguet, che, in base ai precedenti accordi, era autorizzata a possedere sino al 5%. L'acquisto riguarda nel dettaglio un massimo di 8,9 milioni di azioni da vincolare al patto. L'ad della banca, Alberto Nagel ha poi espresso stime positive per il prossimo esercizio: «Riteniamo che nel 2011 saremo assolutamente in grado di poter presentare un altro anno positivo, in aumento in termini di risultati dalle attività bancarie, ugualmente per tutte le altre componenti, se non avremo rettifiche».

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