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Banche italiane pronte per Basilea 3

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FrancescoAlfani Nessun pericolo per le banche italiane. Il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi ha allontanato i dubbi di chi temeva che le nuove più rigide regole sui requisiti patrimoniali di Basilea 3 (stilate domenica scorsa dai grandi banchieri del mondo nella città svizzera) potessero spingere gli istituti a chiudere i rubinetti del credito a imprese e famiglie. Intanto la Borsa ha accolto positivamente l'intesa: i titoli bancari di tutte le piazze europee hanno chiuso in forte rialzo. Draghi ieri non ha nascosto la sua soddisfazione per l'intesa raggiunta sul testo di Basilea 3. Il governatore si è detto soprattutto sicuro che gli istituti non saranno penalizzati dalle nuove regole. Le banche italiane «saranno in grado di muoversi verso livelli patrimoniali più elevati con gradualità assicurando al tempo stesso il sostegno alle imprese e all'economia», ha assicurato. Perché, ha spiegato, «complessivamente sono solide e hanno requisiti patrimoniali superiori ai minimi». Non solo: gli istituti italiani godono di «una qualità del capitale migliore» rispetto alle rivali. Per questo, e anche grazie alla struttura a fasi successive dell'accordo (che entrerà pienamente a regime solo nel 2019) le banche potranno agire gradualmente. Anche per il presidente della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, le misure «non incideranno sulla ripresa economica». Trichet si è detto per questo «pienamente fiducioso» sul fatto che le autorità finanziarie degli Stati Uniti, finora critiche sull'accordo, finiranno per adottarlo. Ai commenti si è aggiunto quello del segretario generale di Assopopolari, Giuseppe De Lucia Lumeno, che ha confermato il sostegno delle banche popolari al credito. «Le banche della cooperazione - ha detto De Lucia - proseguiranno il sostegno dello sviluppo dei territori e delle piccole e medie imprese che in questi mesi hanno dato ampia prova di impegno». Da segnalare che anche i mercati hanno promosso Basilea 3. Nella prima seduta dopo l'annuncio dell'accordo tutte le borse europee hanno chiuso col segno più, spinte dal rialzo dei titoli bancari. A Piazza Affari le azioni del Banco Popolare hanno chiuso a +3,99%. Bpm ha segnato +3,52%, seguita da Monte dei Paschi (+3,36%) e Unicredit (+2,86%).

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