Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Tripoli cerca altri spazi in Unicredit

default_image

  • a
  • a
  • a

LeonardoVentura Tripoli vorrebbe crescerre ancora nel capitale di Unicredit. L'ipotesi, non ufficialmente smentita dal gruppo di Piazza Cordusio, è stata ventilata ieri dal quotidiano finanziario Mf. Che riporta che la Lybian Investment Authority potrebbe incrementare la sua quota nel capitale della banca italiana dall'attuale 2,075% fino al 4,99%, il massimo consentito senza l'autorizzazione della Banca d'Italia. Se si tiene conto che la Banca Centrale Libica controlla un pachetto di azioni pari al 4,613% del capitale, i soci libici potrebbero arrivare quindi a una soglia vicina al 10%. Da ricordare che le fondazioni storiche pesano complessivamente con una quota del 12% nell'azionariato di Unicredit e che tra gli altri soci con quote rilevanti c'è il fondo Aabar investments di Abu Dhabi che detiene un altro 4,9%. Secondo la ricostruzione di Mf ai prezzi attuali il 3% nel mirino dei libici significherebbe mettere sul piatto circa 1,2 miliardi di euro. Che si sommerebbero ai meno di 3 miliardi del 7% già posseduto. Insomma le relazioni dell'istituto guidato da Alessandro Profumo con l'altra sponda del Mediterraneo tendono a diventare sempre più stretti. All'inizio di questa settimana, infatti, è arrivata anche la notizia che Unicredit potrà aprire una sua controllata in Libia. L'autorizzazione preliminare per l'operazione è stata concessa dalla banca centrale del paese nordafricano, «dopo aver esaminato attentamente tutte le richieste ricevute dalle banche e i recenti sviluppi del settore bancario, dove il numero di istituti domestici che hanno partner stranieri strategici ha raggiunto quota otto», precisando che al momento «soltanto una licenza sarà concessa». Intanto da Astana nel Kazhstan è arrivato il conto della Atf bank, la banca controllata da Unicredit: -120 milioni di dollari nei primi 6 mesi del 2010. La quarta banca kazaka, di cui il gruppo Unicredit è azionista di maggioranza (dopo l'acquisto nel 2007 per 3,2 miliardi di dollari), nello stesso periodo del 2009 aveva realizzato un profitto netto di 22 milioni di dollari.

Dai blog