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L'ad Telecom promette cedole pesanti

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TelecomItalia arriva alla prova dei conti battendo le stime degli analisti con un utile che nel semestre balza del 26% a 1,21 miliardi. Dopo l'accordo con Governo e sindacati per le 3.900 uscite in mobilità volontaria, fa il bis annunciando di aver fatto pace in Argentina con la famiglia Werthein, co-azionista in Sofora, la holding che controlla Telecom Argentina, firmando un accordo che chiude tutti i contenziosi rimasti aperti in questi anni. In altre parole, il gruppo potrà continuare a restare in Argentina dove l'ad, Franco Bernabè, conta peraltro «di consolidare le attività» del gruppo in forza dell'alleanza esistente. L'accordo, ha proseguito il numero uno, «verrà presentato nei prossimi giorni al Governo argentino» che lo dovrà «analizzare». Non sono previsti «costi associati» e soprattutto «risolverà tutti i conflitti e le incertezze che circondavano la presenza» di Telecom nel Paese. In attesa che le parti forniscano maggiori dettagli sulle tecnicalità dell'accordo, Telecom ha colto l'occasione della semestrale per dare intanto nuove indicazioni sul fronte dell'accordo occupazionale stretto coi sindacati: per il 2010 il gruppo ha stimato di accantonare 240 milioni per far fronte all'esodo volontario dei 3.900 dipendenti. Indicazioni sono arrivate anche sul dossier Brasile e politica dei dividendi. Quanto a Tim Brasil, Bernabè ha detto che la compagnia è aperta a tutte le opzioni volte a valorizzare Tim Brasil, continuando però «a seguire il mercato e considerare le possibile alternative». Quanto alla remunerazione dei soci, l'Ad ha detto che ci potrà essere «un aumento prudente dei dividendi» sostenuto dal Cda. Al tempo stesso, Telecom, a fronte dei risultati ottenuti nel semestre, con un utile che è salito appunto a 1,21 miliardi e i ricavi sono pressochè invariati a 13,22 miliardi di euro (-0,7%), ha deciso di «confermare gli obiettivi del piano». I risultati dei primi sei mesi indicano inoltre che l'indebitamento è sceso di 370 milioni a 33,57 miliardi, mentre sotto l'aspetto dei margini sono cresciuti sia l'Ebitda (+3,4% a 5,73 miliardi) che l'Ebit (+7,3% a 2,88 miliardi).

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