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Ripartono i consumi, Enel fa utili

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Idati trimestrali della società leader del mercato elettrico italiano piacciono all'amministratore delegato Fulvio Conti e agli investitori privati che hanno premiato il titolo con un +1,58 per cento nella seduta di ieri. Il consiglio di amministrazione dell'azienda e il suo presidente Piero Gnudi hanno messo il sigillo sul risultato di gestione dei primi tre mesi dell'anno, che evidenzia una crescita di tutte le voci rilevanti. In risalto soprattutto la crescita dei ricavi (+19,9%) e del margine operativo lordo (+16,3%). Gli investimenti sono aumentati in modo più contenuto, mentre la riduzione dell'utile sconta il venir meno di una importante voce del conto finanziario. Il provento straordinario derivato dall'esercizio di Acciona della opzione put per la cessione delle sue azioni in Endesa. Oggi Endesa è controllata solo da Enel e al netto dell'operazione, che aveva fatto crescere l'utile del gruppo di 970 milioni di euro, questo cresce sempre a due cifre (+11,9%), come sottolinea la nota rilasciata dall'azienda a margine del bilancio. Le vendite del gruppo sono in crescita su quasi tutti i mercati, con un risultato particolarmente positivo per i quello spagnolo. Soddisfatto l'ad Conti, che parla di risultati positivi che confermano la solidità degli obiettivi della società per il 2010 e l'efficacia delle politiche di migliormento dell'efficienza nella gesitone del gruppo. Anche i mercati hanno promosso i conti dell'utility. Il titolo è cresciuto nelle ultime ore della seduta nonostante le incertezze dei mercati europei degli ultimi giorni ed è arrivato a superare il 2 per cento di crescita prima di attestarsi sul risultato finale di 1,58% di capital gain. Enel ha ora tra le sue priorità l'investimento nelle energie alternative e, sempre di più, il rilancio del nucleare. Il gruppo investirà 800 milioni di euro per progettare le centrali che permetteranno all'Italia di tornare all'energia atomica. Intervenendo al consiglio direttivo di Confindustria Conti ha detto che è necessario parlare al paese per creare «una coscienza nucleare ben orientata». La risposta del mondo delle imprese è gia arrivata: oltre 400 aziende hanno detto voler partecipare al tavolo tra Enel e gli industriali per realizzare la nuova filiera dell'atomo italiano.

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