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Marchionne: pronti a collaborare per Termini

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Èla promessa contenuta in una lettera inviata al ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola e che porta in calce la firma dell'ad del Gruppo, Sergio Marchionne. Chiuso il capitolo incentivi in Italia, intanto, l'ad di Fiat-Chrysler mette un nuovo paletto nella strategia di internazionalizzazione del gruppo con la firma di un mega accordo di joint-venture la russa Sollers, la ex Serverstal, per l'assemblaggio della Fiat Linea e la produzione, entro il 2016, di 500 mila veicoli l'anno con nove nuovi modelli: sul piatto ci sono oltre 2 miliardi di investimenti da parte della banca statale russa e la possibilità per Fiat-Chrysler di diventare il secondo gruppo automobilistico nel paese, dopo Avtovas - Renault. Fiat, sottolinea Marchionne, «sa lavorare a un ritmo bestiale» e con la stessa forza cercherà di fare fronte al calo delle vendite (350.000 auto in meno) che inesorabilmente porterà la fine degli incentivi in Italia. «Il 2010 sarà un anno duro ma la Fiat sarà capace di affrontarlo» promette l'ad della Fiat, assicurando di condividere il punto di vista del ministro Scajola sugli incentivi. Le difficoltà, quindi, ci saranno ma verranno affrontate così come il nodo di Termini. «Le confermo la nostra totale disponibilità a collaborare come già sta avvenendo nel Gruppo di lavoro in corso al Ministero per valutare, nel rispetto dei reciproci ruoli, il tipo di supporto che il Gruppo Fiat può dare in relazione alle diverse iniziative che verranno presentate al tavolo», scrive Marchionne a Scajola, il quale risponde di apprezzare «l'impegno di Fiat» e ricorda che «il Gruppo di Lavoro del Ministero, coadiuvato dall'advisor Invitalia, sta esaminando in stretta collaborazione con la Regione Siciliana la decina di manifestazioni di interesse già pervenute ed è pronto ad accoglierne di nuove». Fiat ripete di essere pronta anche a mettere a disposizione lo stabilimento pur di mantenere i posti di lavoro.

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