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Parla Marchionne «Anno devastante» Titolo a picco (-3,7%)

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L'adSergio Marchionne riassume così il 2009, chiuso con una perdita di 800 milioni dopo quattro anni di utile. Piazza Affari reagisce male: il titolo, in crescita fino alla presentazione dei conti, ha un brusco calo durante l'incontro con gli analisti e chiude in flessione del 3,69% a 9,53 euro con scambi che interessano il 5,7% del capitale ordinario. Restano forti i timori dei sindacati: la Fiom insiste sulla necessità di un tavolo a Palazzo Chigi (e non in sede tecnica al ministero per lo sviluppo economico come quello previsto per venerdì), per affrontare la situazione Fiat e dello stabilimento di Termini Imerese, mentre l'Ugl chiede che il confronto interessi tutto il gruppo. La Fiat è «più vecchia, più saggia e pronta a un nuovo impegno», spiega Marchionne che conferma gli obiettivi indicati per Chrysler («si sta muovendo bene, dobbiamo superare il 2010», dice). Per l'esercizio in corso il manager del Lingotto prevede un calo del mercato auto in Europa del 12%, guidato dalla Germania.

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