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Banche, il «rosso» ci costa quindici volte di più

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L'abolizionedella commissione di massimo scoperto applicata dalle banche non ha portato ai sospirati risparmi per i consumatori. Lo rileva l'Antitrust, che ha inviato una segnalazione a Governo, Parlamento e Banca d'Italia sulle nuove commissioni che hanno sostituito il vecchio 'massimo scopertò. E che, secondo una rilevazione dell'Autorità, si stanno rivelando ben più pesanti per le tasche dei correntisti. Un allarme, quello dell'Antitrust, che per le associazioni dei consumatori deve tradursi presto in un intervento da parte del Governo e in una maxi-multa per le banche. Ma l'Associazione bancaria italiana (Abi) esprime perplessità «sul metodo e sul merito» e chiede all'Antitrust un confronto. La segnalazione arriva al termine di un monitoraggio effettuato dall'Antitrust sulle condizioni alla clientela applicate da sette Istituti bancari, valide anche per le diverse banche dei rispettivi gruppi. L'analisi può considerarsi rappresentativa dell'intero sistema bancario perchè ha coinvolto tutti i maggiori operatori del settore, e ha fatto emergere che per gli scoperti transitori di conto corrente (ovvero, in parole povere, per il «rosso» sul conto) i costi sono in realtà aumentati fino a picchi di 15 volte rispetto alla vecchia commissione di massimo scoperto.

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