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Tremonti: "Credo nel posto fisso La mobilità per me non è un valore"

Il ministro Giulio Tremonti

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Per i lavoratori nelle imprese è meglio la compartecipazione che la cogestione. Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, intervenendo oggi a Milano, presso la sede della Bpm, al dibattito su Partecipazione nell'impresa e azionariato dei lavoratori, presenti anche i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Impresa, il coinvolgimento dei lavoratori -  "Io penso che ci sia meno bisogno di compartecipazione che di cogestione - ha detto Tremonti, passando in rassegna le diverse forme di coinvolgimento dei lavoratori - la cogestione come nascita della figura degli imprenditori misti è meno positiva, è meglio avere più informazioni sulla gestione".  Secondo Tremonti in Italia "non c'è spazio per una replica dei modelli di altri paesi. Ogni paese ha la sua struttura produttiva, la nostra è diversa da altri. Io metterei più spazio, più logica ed enfasi sulla parola compartecipazione che sulla cogestione". Costituzione poco applicata - Tremonti è tornato poi a criticare le banche. La Costituzione, ha detto il ministro dell'Economia, contiene in materia economica principi "validi", ma poco applicati, tanto che per un decennio le banche hanno potuto in qualche modo controllare "la grande proprietà" industriale, nonostante la carta stabilisse ben altro. "Per un decennio si è organizzato un sistema che ha sfavorito i titoli di proprietà e ha favorito i titoli di debito - ha sostenuto Tremonti -  un criterio per cui la grande proprietà industriale doveva in qualche modo essere controllato dal sistema bancario. Credo che un ritorno - ha concluso - alla Costituzione ci possa portare a concrete e non poco remote applicazioni". Il posto fisso - Il ministro dell'Economia, chiudendo i lavori del convegno ha parlato anche di occupazione: "Non credo che la mobilità di per sè sia un valore, penso che in strutture sociali come la nostra il posto fisso sia la base su cui organizzare il tuo progetto di vita e la famiglia". "La variabilità del posto di lavoro l'incertezza, la mutabilità - ha sostenuto Tremonti - per alcuni sono un valore in sè, per me onestamente no".    "Uno dei nostri" - Tremonti è "come se fosse iscritto alla Uil". Lo sostiene il segretario generale dell'organizzazione Luigi Angeletti che ha commentato in questo modo le affermazioni del ministro sulla tutela della costituzione e del posto di lavoro fisso. "È come se fosse un nostro iscritto - ha spiegato - non so se gli farà piacere ma è così".  Il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani invece, a chi gli ha chiesto un commento sulle parole del ministro a tutela della Costituzione e del posto di lavoro fisso ha risposto: "Chiedete un commento a Confindustria". Il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni auspica sul tema della partecipazione dei lavoratori nelle aziende che si instauri "una cultura della partecipazione per superare il verticalismo delle oligarchie che hanno prodotto una cultura disgregativa".    

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