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Fisco, rallenta la caduta del gettito

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Rallentaa giugno il calo delle entrate e anche il debito pubblico mostra piccoli segni di miglioramento. Bene il gettito delle imposte dirette e crescita a due cifre per gli incassi da lotta all'evasione fiscale. La diminuzione del debito è di misura, meno di un miliardo di euro a giugno rispetto a maggio, e le entrate hanno comunque ancora davanti il segno meno ma rispetto alla situazione dei mesi passati i dati sembrano invertire il trend negativo. Positivo dunque il commento del dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia: «Nell'attuale congiuntura la tenuta delle entrate erariali può ritenersi soddisfacente». A diffondere i dati sulle entrate sono stati ieri sia il Tesoro sia la Banca d'Italia. Se nell'analisi del ministero dell'Economia il calo registrato è pari all'1,9%, nel supplemento al Bollettino statistico di Bankitalia dedicato alla finanza pubblica la diminuzione risulta pari al 3,27%. La differenza sta nella contabilizzazione, visto che il ministero dell'Economia rende note le entrate di competenza del periodo mentre la Banca d'Italia quelle di cassa. Quindi le entrate tributarie erariali di competenza in sei mesi sono ammontate a 188,1 miliardi di euro (-3,6 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2008), mentre le entrate di cassa sono state pari a 179,8 miliardi (-6 miliardi rispetto a gennaio-giugno dello scorso anno). Il segnale positivo arriva soprattutto sul fronte delle imposte dirette, Irpef e Ires, che per la prima volta dall'inizio del 2009 mostrano un'inversione di tendenza con un aumento del gettito (+1,7%) rispetto allo stesso periodo del 2008. A trainare gli incassi sono da una parte il rinnovo dei contratti collettivi di alcuni comparti del settore pubblico, come ministeri, scuola, università, dall'altra il versamento di alcune addizionali da parte delle imprese. Male invece ancora l'Iva, l'imposta sui consumi: nel periodo gennaio-giugno 2009 sono mancari 5,7 miliardi di euro rispetto al primo semestre del 2008 (-10,8%). Risultati positivi invece per la lotta all'evasione: gli incassi da accertamento e controllo sono cresciuti in sei mesi del 19%. Infine i dati sul debito pubblico: a giugno è sceso a quota 1.751,63 miliardi di euro rispetto ai 1.752,17 di maggio. Dall'inizio dell'anno il debito è però cresciuto di 89,7 miliardi di euro, pari al 5,35%.

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