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Marchionne: intesa entro il 15 giugno o salta tutto

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Loha spiegato la stessa Fiat alla Corte Suprema degli Stati Uniti. In una risposta inviata alla Corte Suprema degli Stati Uniti, la Fiat scrive tra l'altro che «il punto cruciale che i fondi pensione dell'Indiana ignorano è che se la transazione di vendita approvata dal tribunale fallimentare non andrà in porto entro il 15 giugno 2009, si concluderà in base ai suoi stessi termini». Il Lingotto precisa inoltre che l'unica eccezione prevista per una proroga di 30 giorni «è inapplicabile» perché ci sono già stati tutti i via libera attesi. «La conclusione automatica - prosegue la Fiat - riflette il delicato equilibrio tra gli interessi dei numerosi azionisti nel salvataggio della Chrysler e il riconoscimento che dopo il 15 giugno 2009 il probabile deterioramento delle fortune della Chrysler significherebbero che nessuno di questi azionisti vorrebbe continuare ad essere vincolato dall'accordo originale».

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