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Crisi, Tremonti: "Il peggio è passato" E su Opel: mai chiesto aiuto al governo

Giulio Tremonti

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LA CRISI ECONOMICA - "La caduta sta finendo e l'Italia è messa meglio di altri. Una volta l'Italia faceva notizia perchè erano dati negativi ma oggi la notizia è che l'Italia non fa più notizia, anzi alcune cose le iniziano a riconoscere". Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, interviene a SkyTg24 Economia sulla crisi economica mondiale. "Ad esempio - ha spiegato il titolare del Tesoro - ti dicevano che l'Italia ha un enorme debito pubblico ma non calcolavano l'enorme risparmio privato. Adesso che si è capito che privato e pubblico possono creare problemi insieme consolidandoli siamo al livello di Germania e Francia". "Quella che poteva essere un'apocalisse non c'è stata ma siamo ancora dentro una crisi molto complicata, non si era mai vista così fatta. È la prima volta che quello che succede in un continente ha effetti in un altro e viceversa". Il ministro torna a ribadire che "è stata la globalizzazione che ha causato la crisi perchè è stata troppo veloce e troppo a debito" che però, puntualizza, "non poteva essere fermata". "L'Italia può contare su un governo stabile e credibile - dice il ministro dell'Economia - Credo che dopo le elezioni europee molti governi ne usciranno ammaccati, è molto probabile. Ma è anche molto probabile che il governo italiano nè uscirà rafforzato". Poi ribadisce: "È un' idea giusta quella di ricorrere all'emissione di obbligazioni europee per reperire risorse per sostenere lo sviluppo industriale in Europa". Tremonti ha ricordato quando, durante la Presidenza italiana, e prima della crisi, aveva lanciato la proposta: "Nel Parlamento europeo erano entusiasti di questa idea ma è andata a sbattere contro la Commissione ed i tecnici europei che la consideravano una idea sbagliata. Non è un' idea tecnica, nè economica - dice Tremonti - è un' idea politica, può avere il valore di un simbolo". LA TRATTATIVA OPEL - Sull'intervento del governo nella partita fra Fiat e Opel il ministro risponde: "Bisogna vedere come vanno le cose". "In Europa - aggiunge - non c'è mai stato un governo che interveniva in passato. Il governo tedesco è intervenuto per ragioni anche di calendario elettorale, ci sono adesso le europee e le politiche a settembre". "Quello su Opel è stato il primo intervento massiccio dei governi "nell'industria dell'auto in Europa". Il ministro ha ricordato che per fronteggiare la crisi "il peso dei governi dall'autunno dell'anno scorso è stato enorme. Se non c'erano i governi - spiega - saltava tutto, banche, industria, governi, lavoro. I governi sono scesi in campo, hanno sostenuto la mano privata". Ma, precisa, "la partita sull'auto è diversa, i governi prima stavano fuori poi sono entrati sulle banche poi sulla spinta dei salvataggi bancari hanno pensato ai salvataggi nell'industria". "In Europa sulla partita Opel - osserva quindi Tremonti - è la prima volta che c'è un intervento massiccio di salvataggio di un industria dell'auto". "Nel corso della vicenda Opel in Germania tutto è cambiato all'improvviso". Il ministro dell'Economia sottolinea così che "non è che fosse previsto che intorno al tavolo arrivassero all'improvviso tutti questi governi", e che "solo qualche mese fa un intervento di questo tipo del governo tedesco sarebbe stato impensabile. Ed anche quanto al ruolo di Bruxelles, la stessa Commissione ha fatto passare una cosa che poco prima avrebbe considerato impensabile". Per Tremonti "È cambiato tutto in Europa, ed anche quanto accaduto per il caso Opel "è un cambiamento". Quanto al Governo italiano, Tremonti ribadisce: "È stato sempre informato ma non c'è stata una richiesta di intervento dello Stato italiano al tavolo delle trattative".    

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