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La sicurezza alimentare nell'agenda internazionale

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Lottaalla speculazione e agli sprechi. Regole certe per il commercio internazionale di prodotti alimentari. E un sistema internazionale per la sicurezza alimentare. Sono alcuni dei 13 i punti su cui i paesi del G8 hanno trovato un accordo nel vertice di Cison Valmarino. Per ora solo linee guida che saranno portate all'attenzione del G8 di luglio alla Maddalena e che si dovranno tradurre presto in programmi operativi. L'agricoltura e la sicurezza alimentare entrano così nell'agenda internazionale. E la prima azione sarà di aumentare la produzione agricola mondiale per garantire la sicurezza in particolare nei paesi in via di sviluppo. Spazio all'aumento degli investimenti nell'agricoltura sostenibile, e nell'ambiente e nella ricerca e innovazione. La nuova politica mondiale nel settore deve rispondere ai bisogni dei cittadini in materia di sicurezza e salubrità alimentare, e immune dagli effetti negativi delle distorsioni commerciali. A questo fine saranno avviati studi sui fattori che possono determinare la volatilità dei prezzi delle materie agricole, incluso la speculazione. Lotta anche agli sprechi nei paesi industrializzati. E un sì all'apertura dei mercati basato però su regole certe. I paesi sono pronti anche a esplorare opzioni per una gestione coordinata degli stock agricoli. Un sistema efficace nell'affrontare emergenze umanitarie o come strumento per limitare la volatilità dei prezzi. Attenzione alta alle operazioni di leasing e vendita di terreni agricoli nei paesi in via di sviluppo. Infine la sicurezza alimentare. Resta necessario aumentare l'efficacia dei meccanismi di previsione e di preallerta per evitare crisi future. Fil.Cal.

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