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Tremonti bond, siglato l'accordo

Il ministro Tremonti con il leader di Confindustria Marcegaglia

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Il governo affina le armi contro la stretta creditizia: Abi e Tesoro firmano l'atteso accordo per il protocollo sui Tremonti bond, il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sale a quota 1,6 miliardi e da fine aprile la Cassa depositi e prestiti metterà a disposizione fino a 5 miliardi del risparmio postale per le Pmi. Si è conclusa con queste garanzie per le imprese il secondo appuntamento del 'Credit e liquidity day' fra governo e soggetti interessati. Ora, avverte il numero uno degli industriali Emma Marcegaglia, "non ci sono più alibi per le banche". Con questi strumenti, aggiunge, "possiamo fare una guerra forte al problema della restrizione del credito". Tutte misure che dovrebbero consentire in tempi brevi una boccata d'ossigeno per gli imprenditori e facilitare le banche nell'erogazione del credito. Infatti, assicura il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli ai rappresentanti di Confindustria, Confcommercio, Abi, Sace, Cdp e Agenzia delle Entrate riuniti intorno al tavolo, gli strumenti di rafforzamento patrimoniale degli istituti di credito "entro due mesi inietteranno nel sistema più di 10 miliardi di euro". Mentre l'operazione complessiva sul credito da parte della Cdp e della Sace garantirà liquidità per 20-30 miliardi. E ancora, aggiunge il direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera, nei primi tre mesi dell'anno dalle misure sull'Iva di cassa e dal pagamento dei rimborsi fiscali sono stati immessi nel sistema 6 miliardi di liquidità. Insomma, l'Italia sta tirando dritta nell'azione per fronteggiare la crisi. Non ha fatto peggio di altri paesi, semmai ha fatto di più. "Le risorse impiegate in rapporto al Pil - sottolinea il titolare del dicastero di via Venti Settembre Giulio Tremonti - sono state più elevate rispetto agli altri paesi. Un conto - dice il ministro - sono gli interventi fatti un conto quelli annunciati. Ad oggi in Europa sono 35 i soggetti bancari salvati con interventi pubblici, mentre da noi non è così". Viene rafforzata infatti la dotazione finanziaria di uno degli strumenti principali di garanzia chiesto delle imprese. Il plafond del Fondo per le Pmi si irrobustisce ancora fino a sfiorare quota 1,6 miliardi per il periodo 2009-2012. Dal 10 aprile, quindi, cioè da quando entrerà in vigore il dl incentivi che contiene la norma sul Fondo, assicura il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, il governo è pronto a farsi garante del credito per le imprese. Entro il mese prossimo anche la Cdp sarà pronta a cambiare lo statuto e a utilizzare tutti gli strumenti anticrisi a sua disposizione. Per aiutare le Pmi arriva oggi anche la firma del protocollo fra Abi e Tesoro sui Tremonti bond. Un accordo quadro da cui deriveranno singoli protocolli d'intenti delle banche emittenti. Soddisfazione è stata espressa dal presidente dell'Associazione bancaria italiana Corrado Faissola che esorta gli istituti di credito a non esimersi dal concedere il credito alle imprese. Un monito ben più forte arriva dal leader degli industriali che avverte: "Con questi due strumenti che diventeranno operativi in poche settimane possiamo combattere la restrizione del credito in modo serio: niente più alibi per le banche". Avanti anche con gli Osservatori dei Prefetti sul credito. Entro martedì sarà firmata la direttiva del Viminale e del Tesoro che li renderà operativi. "Sono una scelta apprezzata e lungimirante", dice Tremonti", sottolineando che "si è fatta tanta polemica inutile ed esagerata". E Faissola assicura che le banche sono pronte a collaborare perchè "questi organismi diano i risultati sperati".  

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