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Trichet: pronto nuovo taglio dei tassi

La crisi dei mercati

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La linea è stata sponsorizzata da Axel Weber potente presidente della Bundesbank. Weber è considerato tra i più intransigenti sulla linea anti inflazionistica dell'istituzione monetaria. Quindi se è lui a rilasciare dichiarazioni che alimentano le attese di nuovi tagli ormai appare scontato un altro intervento espansivo a dicembre. E sul tema della crisi è intervenuto anche il commissario Ue alla Finanza Joaquin Almunia: «Il patto di stabilità non è sospeso - ha dichiarato - ma è possibile e necessario utilizzare la flessibilità prevista che nel caso di superamento del 3% del rapporto deficit/Pil dipenderà dalle condizioni specifiche del singolo paese». «Se c'è un deficit eccessivo - ha proseguito Almunia - si aprirà la procedura di monitoraggio. Ma il rispetto del patto è nell'interesse degli Stati membri in termini di durabilità del debito e consolidamento delle finanze pubbliche». Concetti approfonditi dal portavoce di Almunia, Amelia Torres. La quale ha aggiunto che «quando sarà stato ripreso il cammino della crescita, la Commissione ricorderà che bisogna seguire l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2010».   "Quando un deficit eccessivo non è nè temporaneo, nè vicino alla soglia del 3% - ha osservato - inizierà la procedura. C'è un disavanzo ben puù alto del 3% e non è temporaneo, andremo avanti con il nostro esercizio per la sorveglianza di bilancio." Rispondendo a quanti sulla stampa francese e tedesca parlano della fine del Patto di stabilità, Torres ha replicato: "Questo mi sorprende perchè sia Almunia sia il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso hanno chiarito sul fatto che tutto quello che faremo sarà all'interno delle norme Ue". In questa cornice "l'appello alla flessibilità« riguarda deficit eccessivi solo temporaneamente e poco sopra il valore di riferimento. "Il rispetto del Patto è essenziale - ha aggiunto - e la definizione dei limiti dipenderà dalla situazione del Paese e dalla portata del deficit stesso«. Quanto alla data entro cui i governi dovranno raggiungere il pareggio, Torres non si è sbilanciata, limitandosi ad osservare che in questa fase di crisi "vi è un deterioramento dei conti a causa del calo delle entrate, quando saremo di nuovo su un percorso di ripresa saranno raggiunti gli obiettivi di medio termine". Da inizio ottobre la Bce ha ridotto di un punto complessivo i tassi di interesse, con due tagli da mezzo punto percentuale che hanno fatto scendere i livello di riferimento del costo del danaro al 3,25%, per l'area dell'euro. La prossima riunione di inizio mese del Consiglio direttivo - quella in cui solitamente vengono prese le decisioni sui tassi - si terrà a Bruxelles giovedì 4 dicembre.   L'incertezza sistemica "potrebbe in via potenziale minare le basi del nostro sistema finanziario". Così Josè Manuel Gonzalez-Paramo, membro del Comitato esecutivo della Bce, intervenuto alla conferenza della I.E. Business School a Madrid. Le iniziative prese dalle autorità pubbliche hanno contribuito a calmare le turbolenze finanziarie, ma la situazione "è ben lontana dall'essere normale". Gonzalez-Paramo ha sottolineato il coordinamento e il crescente ruolo assunto delle Banche centrali nel garantire la liquidità necessaria per ristabilire la fiducia al sistema dei pagamenti internazionali. Le misure coordinate varate da Banche centrali e governi "dovrebbero riportare la fiducia e contribuire a ristabilire un contesto in cui potranno esser effettuare le urgenti riforme necessarie - ha detto ancora Gonzalez-Paramo, secondo quanto riporta una nota della Bce -. È essenziale che anche i privati facciano la loro parte".  

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