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Alitalia, i piloti preparano lo scontro

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Lo ha detto Fabio Berti, presidente di Anpac, precisando che la mozione «dà mandato per predisporre ogni azione sindacale di lotta o legale ritenuta necessaria». Durante l'assemblea però non si è mai pronunciata la parola «sciopero». Quanto alla possibilità che Cai proceda nelle assunzioni con chiamata personale, Berti e Massimo Notaro, presidente dell'Up, hanno chiarito che «è stata decisa una linea comune. Sulla chiamata ai singoli. Vedrete le risposte». I nervi sono tesi. E i piloti nella nota diffusa al termine, hanno parlato anche della «costituzione di un adeguato Fondo di Solidarietà, anche con il fattivo intervento dei colleghi pensionati, per fronteggiare il prossimo periodo di lotta». Parole che non hanno spostato di un millimetro la posizione della controparte. I 12.628 dipendenti della nuova compagnia saranno chiamati individualmente a firmare il proprio contratto. Per chi non accetta, niente cassa integrazione. Il tutto «a norma di legge», hanno puntualizzato ieri il leader della Uil, Luigi Angeletti e il ministro dei Trasporti, Altero Metteoli che alla Commissione Trasporti della Camera ha cercato di gettare acqua sul fuoco. «Anche se non c'è la firma dell'accordo con Cai, i piloti Alitalia saranno chiamati. Dire: se non volete firmare il contratto allora assumiamo da un'altra parte, non può succedere per i piloti, per il genere di specializzazione e i tempi di formazione». Prosegue intanto la girandola di incontri. Sabelli della Cai ha visto ieri Catricalà (Antitrust) e oggi il presidente della Iata, Bisignani. Fantozzi ha convocato i sindacati per domani. Intanto ieri sera il commissario straordiario ha confermato che l'offerta di Cai per le «attività di volo di Alitalia» ammonta ad un miliardo di euro.

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