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Filippo Caleri [email protected] Mentre il salvataggio di ...

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E dai due cda è già arrivato il via libera. I due vettori manterrebbero il loro nome e logo, pur confluendo in un unico gruppo, che sarebbe quotato in borsa a Londra e Madrid. La fusione dovrebbe prevedere uno scambio azionario fra le due società. Lo schema dell'operazione vedrà una società veicolo di nuova costituzione acquisire le due compagnie simultaneamente. I consigli di amministrazione hanno unanimemente espresso parere favorevole all'unione. Che per essere formalizzata dev'essere approvata dagli azionisti. Iberia ha spiegato in un comunicato di non voler aumentare la sua partecipazione in British oltre la quota del 9,9% detenuta fra azioni (2,99%) e strumenti derivati (6,99%) acquistata nei mesi di maggio e giugno scorsi allo scopo di realizzare «una simmetria» con la partecipazione detenuta da British nella compagnia spagnola. I derivati finanziari dovrebbero essere sostituiti «al momento opportuno» con l'acquisizione di azioni British. Secondo l'amministratore delegato di BA, Willie Walsh, la fusione aiuterebbe le due aerolinee nell'attuale delicata congiuntura economica, segnata in particolare dagli alti prezzi del carburante. La notizia ha fatto salire rapidamente il prezzo delle azioni di Ba e Iberia nelle borse di Londra e Madrid. «Il panorama dell'aviazione sta cambiando e la fusione delle aerolinee è qualcosa che avrebbe dovuto già succedere da tempo», ha affermato Walsh. Per l'a.d. di Iberia, Fernando Conte, «una fusione sarebbe una buona notizia per i nostri clienti». Lo scorso anno British considerò un tentativo di acquisizione di Iberia con il fondo di investimenti americano Tpg, ma poi rinunciò all'operazione. Nel 1999, BA acquistò il 9% di Iberia, e di recente ha aumentato la sua partecipazione al 13,2%.

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