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Alitalia rinvia il fallimento

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La norma è contenuta nel decreto legge che prevede l'abolizione dell'Ici, pubblicato in Gazzetta ufficiale ieri. Ora la palla è nelle mani del ministro Giulio Tremonti che lavora in silenzio. E si prepara a affrontare le forche caudine di Bruxelles, pronta a considerare il prestito un aiuto di Stato. Quello del governo «è un silenzio operoso», ha indicato il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola: c'è la consapevolezza che la situazione da affrontare «è una emergenza», e che «i tempi dovranno essere brevi». «Il governo sta lavorando, di più non posso dire», ha ribadito il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli. Per il ministro degli Esteri Franco Frattini «l'obiettivo è cercare una cordata italiana che lasci l'italianità della compagnia di bandiera e che possa stringere alleanze, ma sul piede di parità, con partner strategici». Giulio Tremonti, incalzato anche dall'opposizione, riferirà al Parlamento il 18 giugno. Anche la lista degli imprenditori candidati a aderire alla cordata sarebbe stata consegnata, secondo indiscrezioni di stampa, al ministro dell'Economia. E continua la girandola di voci sui nomi: Benetton, Colaninno, Riva, Fossati, Aponte, Ligresti, Radici. Tra le banche Intesa, forse anche solo come advisor. Per il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, «non c'è nessuna novità». Mentre Emma Marcegaglia, quanto alla possibile partecipazione del gruppo di famiglia, indica che «non c'è nulla di particolarmente concreto. Siamo stati contattati in passato», dice, ma «ovviamente prima di parlare di qualsiasi interesse o disinteresse bisogna vedere dei piani industriali concreti.

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